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Covid, reparti ordinari sopra la soglia di allerta: il virus torna a crescere nelle Marche

Crescono incidenza e ricoveri. Parallelamente aumenta anche la domanda vaccinale. A chiedere di vaccinarsi sono anche i giovani

ANCONA – Il Covid torna a far registrare numeri in crescita, sia sul fronte delle nuove infezioni che dei ricoveri nelle Terapie Intensive e in Area Medica. Le Marche, in base all’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, sono tra le 5 regioni italiane che registrano un’occupazione dei reparti ospedalieri ordinari da parte di pazienti Covid sopra la soglia di allerta fissata al 15%, insieme a Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Valle d’Aosta.

Nell’ultima settimana sono stati individuati 6.886 nuove infezioni da Sars-Cov-2 a fronte di 11.771 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positività al 58,5% (rispetto al 55,5% della scorsa settimana, con 5.568 casi rilevati. L’incidenza cumulativa su 100 mila abitanti sale, passando da 370,21 a 457,85 casi.

Sono complessivamente 167 (+34 in una settimana) i pazienti assistiti negli ospedali e 23 (come la scorsa settimana) quelli in osservazione nei pronto soccorso. Nelle terapie intensive ci sono 7 pazienti (+4 rispetto a sette giorni fa) e il tasso di occupazione dei posti letto è in crescita: passa dal’1,3% al 3%.

Quattro i pazienti presenti nelle aree di semi intensiva e 156 (+30 rispetto alla settimana scorsa) i ricoverati nei reparti non intensivi, l’occupazione dei posti letto in area medica sale e in una settimana passa dal 13,2% al 16,3%. Nell’ultima settimana sono state registrate 5 vittime correlate al Covid-19 e il bilancio dall’inizio dell’emergenza pandemica sale a 4.197 morti.

Paola Orazi, responsabile centro vaccinale di Torrette

Con la crescita dei casi sta cominciando ad aumentare anche la richiesta di vaccinazioni. Al centro vaccinale dell’ospedale regionale di Torrette arriva «negli ultimi giorni una fortissima richiesta, molto marcata sia da parte degli anziani che dei giovani» spiega la responsabile Paola Orazi. Si tratta soprattutto di terze e quarte dosi, le prime sono sporadiche, così come le quinte solo per i soggetti per i quali sono state autorizzate dal Ministero.

A Torrette vengono vaccinate le persone dai 12 anni in su e quelle in condizione di fragilità hanno una priorità, il punto vaccinale opera in supporto a quello del Palabellini. «I vaccini anti-Covid sono ormai entrati nella nostra cultura – dice -, non c’è più evidentemente quella paura presente nei primi tempi: si è compreso che sono in grado di abbassare il rischio di ricovero e malattia grave».

Il centro vaccinale, aperto il martedì e il mercoledì, dalle 8 alle 14,30, sta eseguendo nelle due giornate una media di 130-150 inoculazioni. Da dicembre, spiega, visto che le richieste sono in crescita, «potremmo aumentare o rimodulare l’attività, siamo pronti».

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