ANCONA – Vola il tasso di incidenza nelle Marche. Questo è il dato più saliente sull’andamento della pandemia nella regione. Negli ospedali invece la situazione non registra stravolgimenti significativi.
Nella giornata di ieri, 25 novembre, si è registrato un boom di contagi, 480, che hanno fatto impennare il tasso di incidenza dei casi positivi al virus che è passata da 124,50 casi di sette giorni fa a 150 casi su 100 mila abitanti di questa settimana. Una crescita importante che dimostra la fase espansiva della pandemia di Sars CoV-2 nella regione, anche se per ora l’impatto sulle strutture ospedaliere appare contenuto e attualmente sotto controllo.
La percentuale di posti letto occupati da malati covid nei reparti di terapia Intensiva non registra particolari scossoni, anche se segna una lieve crescita: questa settimana si attesa al 9,66%, mentre sette giorni fa era al 9,2% e la settimana ancora precedente al 9%.
Segna una crescita di un punto percentuale l’occupazione nei reparti di area medica rispetto alla settimana scorsa, attestandosi al 7,4%, mentre una settimana fa era al 6,5% e la settimana precedente al 7,2%. Le Marche restano comunque in zona bianca, perché anche se il dato di incidenza ha sforato quota 50, soglia fissata come critica, l’occupazione in terapia intensiva resta sotto il 10% e quella in area medica sotto il 15%, soglie critiche: il passaggio in zona gialla si ha con lo sforamento contemporaneo dei tre valori.
La nuova variante
A preoccupare è la nuova variante che arriva dal Sudafrica (B.1.1.529) che ha spinto il Ministro della salute Speranza a siglare una ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. Un provvedimento assunto anche da Gran Bretagna e Israele.
Nelle prossime ore l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si riunirà per verificare se la nuova variante debba essere classificata come “preoccupante”. Al momento si sa che mostra un gran numero di mutazioni.
Nelle Marche «non è stata individuata», come conferma il virologo Stefano Menzo e neanche nel resto del Paese.
Terza dose anche per over 18
Intanto dal primo dicembre la vaccinazione contro il covid si apre ad una platea ancora più ampia della popolazione. Potranno infatti ricevere, da quella data, la terza dose anche gli over 18 anni (classe 2003 e precedenti), che abbiano effettuato la seconda dose (o il monodose Janssen) da almeno 5 mesi (150 giorni).
Nelle Marche sono 260 mila le persone interessate, delle quali hanno maturato l’intervallo di 5 mesi dalla seconda dose in circa 43 mila. «Dobbiamo incentivare la vaccinazione» spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini nel precisare «per le prossime festività vogliamo fare il possibile per raggiungere tutte le persone che possono vaccinarsi. Allestiremo stand nei centri commerciali e nei supermercati. Saranno aperti anche i Punti Vaccinali Ospedalieri, per aumentare al massimo il numero delle dosi giornaliere somministrabili».
Nelle Marche ha completato il ciclo vaccinale primario l’80,5% della popolazione, mentre un 85,3% ha ricevuto la prima dose, resta dunque ancora un 14,7% di marchigiani che non si è ancora vaccinato e non ha ricevuto neanche una dose.