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Covid Marche: salgono incidenza e occupazione ospedaliera, ma zona gialla ancora lontana. Più accessi al Pronto Soccorso

Cresce l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive delle Marche dove ad essere occupato è il 5% dei letti, mentre in area medica il 6%. In aumento anche l'afflusso al Pronto Soccorso. Il punto con i primari di Torrette

Il Pronto Soccorso di Torrette

ANCONA – Cresce l’incidenza dei contagi nelle Marche e cresce anche il tasso di occupazione nei reparti ospedalieri di area non critica e intensiva. Ad essere occupato nella nostra regione è il 6% dei posti letto in area medica (1 punto percentuale in più rispetto al 20 agosto) e il 5% in terapia intensiva (1 punto percentuale in più rispetto a sette giorni fa (dato sanità regionale).

In aumento l’incidenza settimanale dei contagi che passa da 72 su 100 mila abitanti di una settimana fa a 77 su 100 mila abitanti. La zona gialla però per ora è lontana per le Marche.

In base ai nuovi parametri una regione viene classificata in questa fascia di rischio in base alla pressione sulle strutture ospedaliere e con i numeri attuali di degenti per Covid-19 presenti nelle terapie intensive e in area medica, almeno per le prossime settimane non ci sono i parametri per finire in questa fascia.

Il criterio infatti prevede che una regione venga collocata in zona gialla con un 10% di occupazione nei reparti intensivi e 15% in area medica. Nelle terapie intensive della regione sono 12 i pazienti ricoverati ad oggi, 4 dei quali a Torrette.

Il primario del reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Ancona, il professor Abele Donati, ci spiega che per quanto concerne lo stato vaccinale dei degenti ad oggi nel suo reparto sono ricoverati una donna di 78anni, un 68enne, un 45enne e un 35enne, tutti non vaccinati contro il Covid-19 eccetto il 68enne che cinque giorni prima del ricovero aveva ricevuto la prima dose del siero.

Cosa potrà accadere in autunno? « Mi aspetto un lieve incremento dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, al di la dell’andamento dei contagi che potrebbe essere anche stabile o in diminuzione, ma sappiamo che i pazienti nei reparti intensivi arrivano più tardi e restano ricoverati più giorni».

Intanto aumentano anche gli accessi nei Pronto Soccorso della regione. Al Pronto Soccorso di Torrette dal 1 luglio al 22 agosto, sono 46 i pazienti positivi al virus giunti all’attenzione dei sanitari: di questi solo 3 erano stati vaccinati con due dosi contro il Covid-19, ma il primario Susanna Contucci, precisa che si tratta di pazienti in condizioni di fragilità per gravi patologie di cui sono affetti. Degli altri 43 accessi di positivi al Covid-19, «la quasi totalità non era stata vaccinata» e «solo un piccolissimo numero aveva solo la prima dose fatta pochi giorni prima». Non tutti ovviamente hanno poi avuto bisogno di ricovero, ma solo un 20-30% circa.

«Siamo tornati a vedere tra uno e tre accessi al giorno per Covid-19 – spiega Contucci – un impegno organizzativo e assistenziale importante» che si aggiunge alla importante mole di pazienti (180-190 al giorno) che ogni quotidianamente accedono al Pronto Soccorso per traumi e altre condizioni non legate al Covid-19, con una prevalenza del «50-60% di codici verdi e bianchi».