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Covid e restrizioni, nuove misure e nuove soglie Rt. Ecco cosa cambia

Con lo scadere del Decreto Natale il giorno dell'Epifania, il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento fino al 15 gennaio che vede nuove misure per scongiurare il rischio di una terza ondata con la vaccinazione in corso

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ANCONA – Nuove misure per contenere la diffusione dei contagi da covid-19. Dopo il Decreto Natale che ha definito le restrizioni fino al 6 gennaio, il Consiglio dei Ministri in notturna ha varato le nuove misure in vigore dal 7 al 15 gennaio.

Il timore di una terza ondata, proprio durante la vaccinazione contro il covid che ha preso avvio partendo con il personale sanitario e quello delle Rsa, e l’Rt in crescita in diverse regioni, fra le quali anche le Marche dove sta sfiorando quota 1, hanno spinto il Governo ad un giro di vite.

Tra le misure approvate c’è lo stop agli spostamenti fra regioni anche in fascia gialla. L’Italia il 7 e 8 gennaio tornerà in fascia gialla, per poi trascorrere il weekend del 9 e 10 in zona arancione. Trascorso questo periodo gli altri giorni sarà una fascia gialla rafforzata, fino al 15 gennaio, quando era previsto lo scadere del Dpcm del 4 dicembre scorso.

Insomma un provvedimento ponte, dopo il quale ogni regione sarà collocata nelle fasce di rischio a seconda di nuovi indicatori. L’altra novità infatti è che viene introdotto un irrigidimento delle fasce di rischio e degli indicatori che collocano una regione in zona gialla piuttosto che arancione o rossa.

Se in questo momento infatti in zona arancione vengono collocate le regioni con Rt fino ad 1,25, con le nuove misure per finire in questa fascia di rischio basterà avere un Rt fino ad 1, mentre in zona rossa finiranno le regioni con Rt da 1,25, mentre attualmente questa fascia di rischio scatta con Rt da 1,50. 

L’altra novità è l’introduzione di una nuova fascia di rischio, una zona bianca, dove verrebbero collocate le regioni con gli indicatori migliori (presumibilmente sotto 0,5) e che permetterebbe di far ripartire l’economia con l’apertura di palestre, cinema, teatri, bar e ristoranti senza limiti di orario. Il valore dell’Rt che consentirebbe l’accesso a questa fascia non è ancora però stato reso noto.

Con la zona gialla del 7 e 8 gennaio, riaprono negozi, bar, ristoranti, centri estetici, oltre agli esercizi ubicati nei centri commerciali (anche nel weekend), mentre il 9 e 10 in fascia arancione scatta la chiusura per bar e ristoranti, centri estetici, centri commerciali nel weekend (eccetto alimentari, edicole, farmacie e parafarmacie).

Terreno di scontro durante il vertice notturno del Consiglio dei Ministri, iniziato alle 22 di ieri sera e protratto per circa tre ore, la scuola. Una prima ipotesi voleva la riapertura il 7, ma alla fine si è optato per l’11 gennaio al 50%. Nelle Marche invece non se ne parla prima di febbraio. Oggi il presidente regionale Francesco Acquaroli siglerà una ordinanza che proroga la didattica a distanza al 100% alle superiori fino al 31 gennaio.

Sul fronte degli spostamenti resta, almeno fino al 15 gennaio la possibilità di consentire a due persone di recarsi in visita una sola volta al giorno e verso una sola abitazione privata per recarsi da parenti, amici e fidanzati. Coprifuoco confermato dalle 22 alle 5 di mattina.

Vaccino covid

RISCHIO ZONA ARANCIONE 
Con i nuovi indici il rischio per le Marche è quello di piombare in zona arancione. Ne ha parlato l’assessore regionale alle attività produttive Mirco Carloni a margine di una conferenza stampa della Cna. A differenza della zona gialla, in cui le Marche erano collocate prima che intervenisse il Decreto Natale, nella fascia a maggior rischio scattano una serie di restrizioni.

Innanzi tutto ci si può muovere solo all’interno del proprio comune di residenza, mentre si può andare fuori comune solo per comprovate esigenze (salute, lavoro o studio, ricongiungimenti familiari) oltre che per recarsi in visita in una sola abitazione privata e una sola volta al giorno a parenti, amici e fidanzati (a patto che rimanga questa regola fissata dal Decreto Natale). Lo spostamento verso abitazioni private è consentito anche fuori comune solo una volta al giorno, con l’autocertificazione, e al massimo in due persone. I minori di 14 anni e chi ha bisogno di assistenza non rientrano nel conteggio delle due persone che possono recarsi in una abitazione privata anche fuori comune.

Gli spostamenti in zona arancione sono consentiti all’interno del proprio Comune, senza necessità di autocertificazione, solo tra le 5 del mattino e le 22 di sera, quando scatta il coprifuoco. Dalle 22 alle 5 anche per muoversi nel proprio comune di residenza occorre essere in possesso dell’autocertificazione. Consentiti gli spostamenti fuori comune per chi abita in zone fino a 5mila abitanti: o residenti di questi piccoli comuni possono muoversi nel raggio di 30 chilometri senza però potersi recare nei capoluoghi.

Gli spostamenti sono consentiti anche per andare nei negozi, mentre in bar e ristoranti si potrà solo prendere cibo e bevande da asporto (fino alle 22) o optare per la consegna a domicilio. Fuori comune si può andare oltre che per motivi di lavoro, salute o  urgenza, anche per la spesa in un comune contiguo dove ci sono punti vendita non presenti in quello di residenza o più vantaggiosi dal punto di vista della convenienza. Spostamenti che vanno sempre giustificati sull’apposito modulo.

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