ANCONA – Nelle Marche ci sono «focolai all’interno di case di riposo». Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini, a margine del Consiglio regionale. «Ne abbiamo uno a Matelica e uno a Pollenza», ha riferito, precisando che si tratta «persone vaccinate, ma risultate positive e asintomatiche».
Una situazione che per l’assessore richiede «una attenzione particolare», quindi «ho sollecitato gli organi dell’Asur a dare l’assistenza massima, non solo con gli Usca, ma anche con gli infermieri e gli Oss perché il fenomeno possa essere circoscritto».
Parlando con i giornalisti del passaggio delle Marche in zona arancione (dal 7 febbraio) ha puntualizzato che è avvenuto «per un posto letto di terapia intensiva». «È ingiusto quello che è avvenuto – ha detto -, si poteva valutare adeguatamente i posti letto che le Marche offrono al Covid, ma anche l’efficienza del sistema, tenendo conto che in un mese siamo riusciti a somministrare 500mila dosi booster e che evidentemente stanno producendo l’effetto desiderato perché c’è un calo netto dei positivi».
Nel rilevare che «nell’ultima settimana il calo dei positivi è del 30%», ha evidenziato che «si sta registrando l’estensione di Omicron 2 in un paio di focolai: uno proveniente da Civitanova Marche ed un altro che si è registrato nell’Anconetano».
L’assessore si è comunque detto «cautamente ottimista nel senso che c’è un allargamento della vaccinazione e non possiamo neppure rimettere le cautele necessarie». Sul provvedimento per l’eliminazione dell’obbligo di mascherina all’aperto, con ordinanza del ministero della Salute, ha spiegato che «in alcuni paesi, soprattutto nelle scuole, per evitare la diffusione del virus, hanno spinto sull’apertura delle finestre e la circolazione dell’aria, evidentemente le mascherine all’aperto hanno un effetto molto limitato».