ANCONA – C’è la possibilità di ottenere la restituzione delle somme pagate per le cure dentali da parte di alcune finanziarie per i clienti beffati dalla Dentix.
Una prima nota positiva per i pazienti del colosso spagnolo, specializzato in cure dentali low cost, che non ha più riaperto i battenti dopo il lockdown, lasciando molti con i lavori mai eseguiti o eseguiti solo parzialmente e le rate da pagare. Per ora hanno optato per la via della restituzione delle somme per le prestazioni non effettuate, lasciando il cliente di scegliere le modalità e il professionista con cui continuare le cure, solo Fiditalia e Agos Ducato.
Le altre invece, Cofidis e Deutsche Bank hanno offerto la possibilità di proseguire le cure presso reti odontoiatriche convenzionate, ma non sono mancati alcuni inghippi. Infatti alcuni ex pazienti Dentix che avevano stipulato un finanziamento con Cofidis sono stati invitati a proseguire le cure avvalendosi della piattaforma OneNet per prendere appuntamento, ma «alcuni ci hanno riferito che i dentisti non erano stati informati di questa possibilità» spiega Patrizia Massaccesi , presidente regionale Federconsumatori. «La situazione è in evoluzione e aggiornamento continuo – continua la presidente -, stiamo tentando la strada di un accordo quadro a livello nazionale, ma molti dovranno fare causa dati che hanno già pagato la prestazione senza aver iniziato o ultimato i lavori».
Deutsche Bank invece ha invitato i suoi clienti a proseguire le cure rivolgendosi a Medicenter, mentre per la risoluzione del contratto chiedono una perizia sul lavoro svolto da Dentix.
Dentix ha presentato il 25 giugno scorso richiesta di ammissione al concordato preventivo presso il Tribunale di Milano, che ha provveduto a nominare un commissario: il colosso spagnolo avrà tempo fino al 23 novembre per presentare un proprio piano ma ancora non ci sono novità su questo fronte. Dentix nelle Marche aveva due sedi, ad Ancona e Ascoli Piceno.