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Ancona, di nuovo i cinghiali in città: stavolta l’avvistamento giunge da via Fano

La nuova segnalazione giunge tramite un post su un gruppo di Facebook, una decina di ungulati è stata vista nella zona vicino a Villa Beer

Una famiglia di cinghiali

ANCONA – Ancora cinghiali segnalati dai cittadini di Ancona su un gruppo di Facebook: sempre nella zona vicino a Villa Beer, come di recente, ma stavolta più in basso, tra via Fano e via Paolucci. Un branco di ungulati, prima esiguo e poi diventato più numeroso – una decina – fotografato da una passante. Le segnalazioni si fanno sempre più frequenti e la zona da cui provengono i cinghiali sembra essere la stessa, visto che in altre circostanze sono stati segnalati in via della Ferrovia, nel tratto che sale dalla valle verso Pietralacroce e i campi da tennis. Segnalazioni a ripetizione in quella parte di città, ma anche in via Angelini, e poi intorno a Villa Beer e anche stavolta a poca distanza dalle strade intorno all’asse: gli animali arrivano in città passando dalla campagna che da Portonovo e dunque dalla zona più vicina al monte Conero scende verso il centro abitato. Nei mesi scorsi CentroPagina s’era già occupato del fenomeno e il presidente del Parco del Conero, Daniele Silvetti, aveva chiarito che esiste un piano di gestione della fauna selvatica con cui viene monitorata la popolazione di ungulati.

Nonostante nel parco ci siano cinquanta persone autorizzate che fanno selezione per i problemi più diffusi, da quelli legati alla viabilità ai danni alle attività agricole, e nonostante esista anche una quarantina di intrappolatori per il contenimento della popolazione, i cinghiali continuano ogni tanto a fare la loro comparsa vicino alle abitazioni. Il post della cittadina che ha segnalato l’avvistamento degli ungulati ha raccolto subito numerosi commenti e condivisioni, perlopiù sfavorevoli o intimoriti dalla comparsa di questi branchi di animali selvatici che sono sempre più presenti anche in zone densamente abitate di altri centri urbani, come per esempio al nord di Roma.

Il tema è ampiamente dibattuto e a dicembre era stato anche oggetto di un emendamento approvato in Commissione bilancio della Camera che consentirebbe alle Regioni di provvedere al «controllo delle specie di fauna selvatica» anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di «silenzio venatorio» e nei periodi di divieto di caccia, emendamento che nei giorni prima di Natale aveva suscitato un vespaio di polemiche, ma che aveva trovato anche molti sostenitori: Coldiretti, per esempio, ricordava proprio in quei giorni che l’81% degli italiani pensa che il problema dei cinghiali vada affrontato con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero.