ANCONA – Ammonta ad un milione di euro il sequestro di beni operato dalla Dia nei confronti di un uomo marchigiano, imprenditore nel settore manifatturiero, destinatario di sentenze definitive di condanna per rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e stupefacenti.
Ad emettere il decreto di sequestro, che riguarda sia beni mobili che immobili, è stata la Sezione penale – Ufficio Misure di prevenzione del Tribunale di Ancona, su proposta della Procura della Repubblica di Ancona e del direttore della Direzione Investigativa Antimafia (Dia). La misura di prevenzione, è stata eseguita dal personale del Centro operativo Dia di Roma.
Si tratta di tre unità immobiliari residenziali, un fuoristrada e quote societarie di una azienda. L’uomo aveva una azienda con sede all’estero che avrebbe utilizzato per rinvestire capitali illeciti. L’ultimo atto di condanna nei confronti dell’uomo risale al 2020, quando venne condannato dalla Corte di Appello di Ancona, con sentenza passata in giudicato, a 8 anni di reclusione per rapina aggravata e stupefacenti. I complessi accertamenti eseguiti dalla Dia, hanno portato alla luce la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati (l’uomo sarebbe infatti un evasore) e il tenore di vita sostenuto, insieme al valore dei beni nelle sue disponibilità.
L’attività di prevenzione eseguita, frutto della collaborazione tra Procura della Repubblica di Ancona e la Direzione Investigativa Antimafia, ha portato all’individuazione dei beni, mobili e immobili, anche grazie allo sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette, per un valore complessivo di circa un milione euro.