ANCONA – «Nelle Marche soffrono di diabete circa 90mila persone», una malattia che rappresenta un’a ‘emergenza sanitaria e che registra numeri in crescita sia tra i bambini che fra gli adulti. A fornire il dato è il Paolo Muratori, presidente dell’ATDM, Federazione Regionale Associazioni Diabetici Marchigiani. «La prevalenza della malattia tra la popolazione è in costante crescita – spiega Muratori – e l’aumento nell’ultimo quinquennio è di circa due punti percentuale».
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a crescere è soprattutto il diabete tipo 2, legato a sovrappeso e obesità, e a scarsa attività fisica, mentre il diabete di tipo 1 insorge generalmente in giovane età e l’unico trattamento possibile è rappresentato ancora dall’insulina. Una malattia insidiosa che causa complicanze acute nel diabete di tipo 1 che possono portare la persona che ne è affetta al coma chetoacidosico, e complicanze croniche nel diabete di tipo 2 a carico di diversi organi e tessuti, come occhi, reni, cuore, vasi sanguigni e nervi periferici (retinopatia diabetica; nefropatia diabetica; malattie cardiovascolari; neuropatia diabetica; piede diabetico; complicanze in gravidanza).
Nel weekend a Pesaro, in Piazza del Popolo, l’associazione ha effettuato una serie di screening gratuiti in Piazza del Popolo, testando 560 persone. La prevenzione è fondamentale, spiega Muratori e passa attraverso una alimentazione sana, con pochi zuccheri e attraverso l’attività fisica, che aiutano anche nella gestione della malattia quando è ormai conclamata.
Muratori pone l’accento anche sullo stile alimentare che specie nei bambini vede un consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri e sedentarietà, l’altro aspetto messo sul tavolo è quello delle etichette dove in alcuni casi c’è un 5% di zuccheri, ma un 20% di glucosio. «Le liste d’attesa sono un dramma – spiega – stiamo chiedendo alla Regione di attivare un tavolo compartimentale che includa diverse figure, dalla pediatria all’invecchiamento. Sono tante le problematiche da gestire, dalla carenza di farmaci alle liste d’attesa: per una visita di controllo oculistica, ad esempio, possono passare anche sei mesi. Una persona diabetica necessita di assistenza e non più aspettare i tempi della politica».
L’accento del presidente regionale dell’Associazione Diabetici va anche «sulle lungaggini per le visite necessarie per il rilascio della patente di guida» e sul tema della terapia del piede diabetico «che non può ridursi solamente all’intervento chirurgico: dobbiamo cercare di salvare» anche gli arti che presentano grandi deformità «senza destinarli all’amputazione. Chiediamo maggiori tutele alla Regione».