OSIMO – Sapere come e dove buttare un rifiuto, segnalare un abbandono. È quanto sarà possibile grazie a Junker, l’App presentata questa mattina (5 febbraio) da Astea ad Osimo, nella stessa giornata in cui vengono diffusi i dati sulla raccolta differenziata che nel 2019 vedono la città raggiungere la quota record del 77,5% crescendo di 2 punti rispetto all’anno precedente. Un risultato che catapulta Osimo direttamente nell’Olimpo dei comuni marchigiani più virtuosi e che conferma il trend in crescita degli ultimi anni.
Se infatti nel 2008 la raccolta differenziata era sotto il 40%, oggi grazie alle campagne di educazione nelle scuole e fra la cittadinanza, sulle quali Astea ha puntato moltissimo, «C’è stata una importante crescita» spiega l’amministratore delegato Astea Fabio Marchetti, che sottolinea come il merito vada anche ai cittadini, protagonisti di questa escalation tutta in positivo.
Un aspetto sul quale ha posto l’accento anche il direttore generale Massimiliano Riderelli Belli che nel sottolineare «la sensibilità degli osimani verso questo tema», ha evidenziato il lavoro di perfezionamento compiuto da Astea sul servizio porta a porta.
E i dati illustrati dimostrano la crescita nella differenziata, una crescita continua verso l’alto: dal 39,2% del 2009 il Comune è arrivato nel 2010 al 50%, per passare al 66% nel 2012 e infine al 77,5% del 2019.
«Avere una differenziata così spinta è sicuramente motivo di vanto» ha dichiarato il direttore generale Astea, «un risultato che ci inorgoglisce anche perché migliorare quando già i livelli di qualità sono alti è sempre difficile».
«Tra i comuni sopra i 15mila abitanti siamo i primi – dichiara orgoglioso il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni – ci abbiamo investito molto, lo abbiamo raccontato alla cittadinanza, spiegando loro come si doveva effettuare la differenziata». Un motivo di orgoglio anche per la città elogiata da turisti stranieri per la pulizia, «un grande risultato per tutti».
E per semplificare ancora di più la differenziata Astea ha lanciato l’App Junker che si può scaricare con un click sui dispositivi Android e iOS per essere informati su come smaltire un rifiuto. Attraverso la lettura del codice a barre, ogni cittadino potrà sapere in quale bidone conferire un rifiuto, come scomporlo e quando conferirlo, sulla base del calendario porta a porta. Inoltre l’App potrà essere utilizzata anche per inviare segnalazioni anonime in tempo reale in caso di rifiuti abbandonati, semplicemente scattando una foto, che tramite geolocalizzazione avviserà Astea e gli operatori.
La video intervista a Fabio Marchetti, amministratore delegato Astea
«In una svolta green che guarda al rispetto dell’ambiente credo si debba pensare anche a servizi digitalizzati – spiega il sindaco Pugnaloni -. Questa App è qualcosa in più: nel momento in cui un cittadino attento alla raccolta differenziata sta per sbagliare ha a disposizione anche questa App che si scarica sul cellulare con un click e che spiega in quali bidoni della raccolta differenziata conferire il rifiuto. Questo vale per chi arriva ad Osimo anche da fuori città, perché la App è nazionale».
Il servizio, che costerà ad Astea solo 10 centesimi a residente, è di grande utilità anche perché essendo programmato in 10 lingue diverse potrà essere utilizzato anche dai turisti che in questo modo sapranno come comportarsi sul territorio durante la loro permanenza.
«Spesso i rifiuti sono inquadrati come un problema – ha spiegato il sindaco Pugnaloni – invece sono un ambito strategico del nostro mandato. Osimo si candida a città smart e il rifiuto diventa una risorsa preziosa». «Digitalizzare il servizio è efficienza, stiamo qualificando Astea come società ad alta tecnologia, grazie al grande lavoro di squadra che su Osimo e Numana sta dando i suoi frutti».
Inoltre il sindaco ha annunciato che in centro storico a marzo partirà una sperimentazione in alcune isole ecologiche nelle quali il conferimento sarà possibile tramite una tessera magnetica che consentirà ai residenti di aprire i bidoni. Sulla base degli esiti della sperimentazione «valuteremo se estenderla a tutti i punti di raccolta del centro storico», spiega il direttore generale Riderelli Bellidi.