Ancona-Osimo

Direzione regionale Pd, Bomprezzi traccia le priorità. Scontro nel partito, l’area Bellomaria lancia strali

I tesserati che avevano sostenuto la candidatura di Michela Bellomaria alla segreteria, lanciano strali contro la segreteria regionale dem guidata da Chantal Bomprezzi. Ad accendere la miccia è stata la direzione del Partito Democratico

Le due candidate alla segreteria regionale del Pd Marche, Michela Bellomaria e Chantal Bomprezzi. (Foto: Pd Marche)

ANCONA – Bagarre nel Pd Marche. I tesserati che avevano sostenuto la candidatura di Michela Bellomaria alla segreteria del partito, lanciano strali contro la segreteria regionale dem guidata da Chantal Bomprezzi. Ad accendere la miccia è stata la direzione del Partito Democratico che si è svolta questa mattina 8 luglio ad Ancona, nella quale Bomprezzi ha chiesto maggior confronto al gruppo consiliare, mentre l’area a sostegno di Bellomaria sostiene che il confronto è stato negato.

Una Direzione nel corso della quale il Pd aveva svolto un’analisi del voto, dopo la batosta ricevuta alle elezioni politiche, seguita da quella delle elezioni comunali di Ancona in cui è stato eletto sindaco Daniele Silvetti (centrodestra), per arrivare a tracciare le priorità future di un partito che cerca rinnovamento e rilancio, lacerato però da divisioni interne che non sono mancate di emergere anche oggi. Ma andiamo in ordine.

Nella sua relazione, la segretaria dem Bomprezzi ha sottolineato l’importanza del dibattito post-elettorale e del confronto con i segretari di Federazione e di Circolo, per individuare eventuali errori commessi e fare in modo che non si ripetano nella prossima tornata elettorale, riconoscendo il ruolo fondamentale della classe dirigente nel promuovere una discussione autorevole e seria in tutti i territori.

La Segretaria, pur essendo subentrata quando il treno elettorale era già in corsa, non ha avuto problemi nel riconoscere la sconfitta del centrosinistra alle recenti elezioni amministrative. Pur nella sconfitta e nonostante una diminuzione dei consensi negli anni, sia a livello nazionale che regionale, quello dei Democratici delle Marche resta il primo partito con oltre il 21% dei consensi nei Comuni dove si è presentato con il proprio simbolo e al netto dei consensi andati logicamente a liste civiche affini e di area.

Bomprezzi ha posto l’attenzione sul crescente astensionismo e sulla necessità di riavvicinare la politica al territorio, affrontando le sfide quotidiane poste da una società in continua evoluzione, accompagnata da una crescente insicurezza sociale: «È importante – ha detto la segretaria regionale del Pd – avviare un lavoro di ricerca e analisi delle cause di questa crisi di rappresentatività, senza cercare singoli capri espiatori ma avanzando proposte concrete».

Guardando alle prossime amministrative, ha spiegato che il partito «ha il dovere di discutere negli organismi regionali delle elezioni amministrative 2024, con specifica attenzione ai Comuni più popolosi della Regione: Pesaro e Fano, in primis. Occorre tutti insieme farsi carico di quelle sfide e insieme ragionare per assicurare la coalizione più ampia, i candidati migliori, il metodo di selezione più opportuno. Non lasceremo soli i Circoli dove si andrà al voto perché in questa sede condivideremo le scelte più importanti».

Tra le priorità delineate, lavoro, lotta alle disuguaglianze e sanità pubblica con l’impegno del partito che dovrà concentrarsi sulla difesa della sanità pubblica, continuando un percorso già avviato, fatto di confronti e manifestazioni su questo tema, «completamente umiliato dalla destra al governo regionale». Annunciata la presenza dei dem alla manifestazione regionale in difesa della sanità pubblica organizzata ad Ancona sabato 15 luglio.

Nel dibattito è emersa la forte preoccupazione per la diffusione in tutto il Paese delle difficoltà economiche in cui versano sempre più famiglie. Un dato confermato anche dalla notizia, appresa proprio durante la mattinata, che quasi un milione di italiani non riescono a star dietro alle rate dei mutui.

La Segretaria, oltre alla priorità assoluta per questi temi, ha sottolineato anche la necessità di una nuova metodologia di approccio del Partito, spiegando che si deve aprire un dialogo con le forze civiche, con l’associazionismo, il volontariato e tutti i sindacati, dei lavoratori e di categoria. Bomprezzi ha annunciato l’organizzazione di un appuntamento annuale chiamato ‘Assemblea regionale dei Segretari di Circolo’, una piattaforma, ha spiegato, che servirà a favorire il confronto e lo scambio di idee tra i Circoli, la base, e il Partito regionale.

Nella disamina fatta dal vertice Pd, non è mancato un caldo invito ad una più proficua collaborazione e aggiornamento reciproco tra Gruppo consiliare e Partito regionale: «Il Gruppo Pd in Consiglio regionale è la nostra voce nelle Istituzioni e il principale strumento di opposizione del Partito Democratico al malgoverno della destra. Il lavoro politico del nostro partito non può essere pienamente efficace in assenza di una collaborazione e coordinamento costante. In palio c’è una posta in gioco molto importante dei singoli successi, c’è la necessità di recuperare la credibilità agli occhi degli elettori e riconquistare la leadership nella nostra Regione. L’unità del Partito passa prima di tutto da un’azione politica sinergica e concertata tra Partito e istituzione regionale». La Segretaria dem ha concluso la relazione ribadendo l’impegno del Pd nella costruzione di un progetto che deve invertire la rotta, combattere le disuguaglianze sociali ed economiche, promuovendo condizioni di uguaglianza sostanziale tra le persone.

Michela Bellomaria

Secondo i sostenitori di Bellomaria, durante la direzione regionale «è stato impedito il dibattito in merito alla relazione della segretaria che non ha evitato toni aggressivi e di rimprovero anche nei confronti del gruppo consiliare regionale. Non è stata data la possibilità di intervenire, – lamenta – azzerando il necessario e democratico confronto, non solo alla maggioranza dei consiglieri regionali, ma anche ai tanti componenti e tesserati che si erano iscritti a parlare. Inaccettabile, poi, la dichiarazione del coordinatore della segreteria che ha affermato che la porta del partito è aperta, non per entrare, ma per far uscire chi non condivide la linea».

I tesserati dell’area Bellomaria «puntano il dito anche sul mancato accoglimento di diverse proposte» tra le quali quella che chiedeva di fare un’analisi del voto delle amministrative e di stornare una quota dei contributi versati dai consiglieri regionali ai circoli del territorio. «Un atteggiamento rigido di chiusura e non democratico – proseguono nella nota – in una riunione in cui erano emersi spunti interessanti (Ceriscioli, Bora, Verducci, Brisighelli) che avrebbero potuto arricchire la discussione in ottica costruttiva rispetto ad una relazione della Segretaria che poteva essere veramente inclusiva anziché statica e blindata: indice di questa mancata volontà è stato anche il rifiuto totale ed ingiustificabile di aggiornare la discussione ad altra data. Se questo è il rinnovamento e la reciproca collaborazione, claim ripetuto come un mantra, ci pare che non venga affatto declinato nei fatti e la cosa che ci preoccupa di più è la totale paralisi di iniziativa politica in cui versa il partito regionale».

«Pensiamo che questi cinque mesi del Pd Marche – proseguono dall’area Bellomaria – non siano stati coerenti nei modi e metodi rispetto agli atteggiamenti di apertura e condivisione invocati e praticati dalla nostra segretaria azionale Elly Schlein. Vista la situazione che si è venuta a determinare, per senso di responsabilità nei confronti della comunità marchigiana e del Pd, nelle prossime settimane intendiamo costruire una serie di iniziative politiche, coinvolgendo tutti i territori, per alimentare una forte opposizione sociale al governo regionale di centrodestra ed avanzare una serie di proposte tali da rendere concreta la costruzione di una nuova fase politica regionale che abbia come obiettivo la riconquista della fiducia dei marchigiani. In questo senso, riteniamo doveroso ed importante – concludono – partecipare alla manifestazione sulla sanità indetta dai sindacati confederali regionali prevista sabato 15 luglio a cui aderiamo con forza e facciamo appello a tutte le strutture periferiche del Pd affinché ci sia una nutrita ed organizzata partecipazione».

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