Attualità

Ancona, diritto allo studio: approvato in Consiglio regionale il piano triennale

Le iscrizioni agli atenei marchigiani sono in discesa negli ultimi anni, fatta eccezione per le università di Ancona e Urbino che invece registrano una crescita

studiare, libri, biblioteca
(Foto di lil_foot_ da Pixabay)

ANCONA – Diritto allo studio al centro della seduta del Consiglio regionale di ieri nel corso della quale è stato approvato, non senza polemiche, il piano triennale. L’atto, che ha incontrato lo scoglio dell’opposizione, Pd e M5s, è passato a maggioranza. A causare tensione anche le stoccate dell’opposizione per via dell’ipotesi di rimpasto della giunta regionale, voluta dalla Lega, che vedrebbe, secondo i rumors, proprio la sostituzione dell’assessora con delega all’Istruzione e al Diritto allo Studio Chiara Biondi.

La votazione sulla proposta di atto amministrativo, a iniziativa della giunta, ha avuto come relatore di maggioranza il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, mentre per la minoranza è intervenuto il consigliere del Pd, Andrea Biancani.

I dati sulle iscrizioni

L’università di Economia ad Ancona

Nel corso della discussione è emerso che le iscrizioni agli atenei marchigiani sono in discesa negli ultimi anni, fatta eccezione che per le università di Ancona e Urbino che invece registrano una crescita: 46.339 nel 2022-2023 contro 48.541 iscrizioni dell’anno precedente (-2.202).

Gli studenti fuori sede ammontano a 33.542, mentre nel 2021-2022 erano 35.111 (-431) e i pendolari 9.904, in calo di 498 nel 2021-2022 quando erano 10.402. A crescere sono le borse di studio, 6.493 nell’anno 2022-2023 mentre l’anno precedente erano 6.014 (+479) con una copertura del 100% di idonei.

Le richieste di alloggio registrano un forte aumento (+770) e sono 5.511 contro 4.741 dell’anno prima. A crescere è anche il numero di alloggi assegnati: 3.742 contro i 3.513 dell’anno precedente (+229).

I commenti

Carlo Ciccioli, il capogruppo di FdI

Il capogruppo di FdI Ciccioli ha sottolineato che alloggi, potenziamento dei servizi e avviamento al lavoro, sono fra i punti cardine del nuovo Piano e che «l’unità di intenti e la collaudata sinergia operativa consolidata fra Regione ed Erdis (Ente regionale per il diritto allo Studio) hanno permesso il raggiungimento di fondamentali obiettivi in tema di diritto allo studio anche in un triennio travagliato come quello riferito agli anni accademici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, dove l’emergenza dettata dagli effetti della pandemia da Covid-19 ha creato non pochi problemi di organizzazione e gestione oltre che una sensibile diminuzione delle iscrizioni ad Università e ad Istituti superiori di grado universitario».

Ciccioli ha spiegato che malgrado le difficoltà «il numero di borsisti è continuato ad aumentare e l’obiettivo prioritario di soddisfare tutti gli idonei è stato raggiunto brillantemente a sostegno del Diritto allo studio Universitario. L’Erdis ha confermato e consolidato la propria attività ordinaria, continuando ad erogare le borse di studio a tutti gli studenti risultati idonei, assegnando tutti i posti letto disponibili e aumentando il numero di pasti offerti, e proseguendo la strategia di sviluppo di nuovi servizi e strutture avviata negli ultimi anni».

Maurizio Mangialardi, capogruppo Pd

Critiche sono arrivate dal Pd, con Maurizio Mangialardi in testa che si è detto costretto a votare contro il Piano che ha definito «uno schiaffo alle istanze degli studenti che stanno protestando davanti gli atenei». Il dem ha parlato di «solita e inutile ostinazione del centrodestra nel bocciare i nostri emendamenti che avrebbero consentito di migliorare e rendere questo strumento più conforme ai nuovi bisogni di migliaia di studenti che in tutta Italia, e anche qui nelle Marche, stanno pacificamente protestando davanti gli atenei contro il caro affitti, il caro trasporti e il caro alloggi che minano il loro diritto allo studio».

© riproduzione riservata