ANCONA – Bastona la moglie e tenta di soffocarla con un cuscino, divieto di avvicinamento alla donna per un 46enne italiano. A disporre la misura cautelare, eseguita dagli agenti della Squadra Mobile di Ancona, è stato il GIP del Tribunale di Ancona, in quanto l’uomo è stato ritenuto responsabile di lesioni aggravate nei confronti della moglie.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, aveva preso avvio dopo che i sanitari dell’ospedale regionale di Torrette avevano refertato lesioni riportate dalla donna, a fine luglio, per una ferita da arma da taglio, che sarebbe stata provocata dal marito durante una lite domestica.
Le successive dichiarazioni della donna, hanno fatto emergere che la violenza domestica andava avanti già dal 2019: il 46enne avrebbe cominciato scagliandogli addosso oggetti, per poi strapparle i vestiti di dosso e colpirla con un bastone, mentre era a letto in stato di shock.
Violenze che sarebbero proseguite con un tentativo di strozzamento e di soffocamento con un cuscino imponendole anche di chiedergli scusa. La donna avrebbe tentato di fuggire ma il marito l’aveva raggiunta con un coltello in mano: la vittima nel tentativo di ripararsi dai colpi, era rimasta ferita ad una mano. Per la donna è scattata una prognosi superiore a 40 giorni per ferita da taglio ad una mano con lesione del muscolo e del nervo, ecchimosi ad entrambe le gambe.
Grazie all’attività investigativa della Squadra Mobile, guidata da Carlo Pinto, è stata riscostruita dettagliatamente la dinamica dei fatti e il pericolo per la donna. Per questo il Giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dell’indagato il divieto di avvicinamento a non meno di 500 metri dalla vittima.
La Polizia di Stato, da tempo impegnata nella campagna “Questo non è amore” invita le donne vittime di violenza a rompere gli indugi ed a trovare la forza di denunciare e ricorda di non sottovalutare i fattori di rischio e di chiedere aiuto in modo tempestivo. La Questura di Ancona ha di recente inaugurato “Una stanza tutta per se’ “, destinata all’ascolto e all’accoglienza delle Donne maltrattate e vittime di reati di genere.