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Doppio turno, si scatena la polemica. Lega e Fratelli d’Italia: «Alleanza a posteriori con 5 Stelle» 

Il centrodestra va all'attacco della proposta che intende modificare la legge elettorale per introdurre il doppio turno nel caso in cui alle urne nessuno raggiunga il 50% dei consensi

consiglio regionale
Una seduta del consiglio regionale

ANCONA –  Si alza la polemica sulla modifica della legge elettorale per introdurre il doppio turno che porterebbe al ballottaggio nell’ipotesi in cui nessuno raggiunga il 50% dei consensi alle urne. Una questione che era balzata sul tavolo del Consiglio regionale già nell’autunno scorso quando sollevò subito delle polemiche da parte del centrodestra. La proposta di legge che intende introdurre il doppio turno arriva dai consiglieri di Uniti per le Marche Boris Rapa e Moreno Pieroni.

Lega e Fratelli d’Italia però non ci stanno e alzano subito il tiro della protesta. «Il blitz che sta tentando di fare la sinistra sulla legge elettorale per le elezioni regionali è immorale, oltre ad essere una chiara dimostrazione della paura di perdere dopo cinque anni di pessimo governo regionale» si legge nella nota firmata dal coordinatore della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti e condivisa dai consiglieri regionali Sandro 
Zaffiri, Marzia Malaigia, Luigi Zura Puntaroni e Mirco Carloni.

Secondo la Lega l’obiettivo della proposta di legge è quello di «creare un’alleanza a posteriori con il Movimento 5 Stelle»  che sarebbe stata «stipulata ormai da mesi, e che ha portato i pentastellati ad essere già in maggioranza “a loro insaputa”».

«Al posto di impegnare il tempo per discutere la legge elettorale, il centrosinistra cerchi di dare risposte a cittadini e imprenditori lasciati soli ad affrontare l’attuale crisi economica, dopo che per cinque anni non ha saputo mai dettare una strategia chiara ed efficiente per rilanciare l’economia marchigiana».

Insomma un coro di no al quale si unisce anche la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi che parla di «maggioranza “scaduta”» e timorosa «di una sonora sconfitta alle prossime regionali». La Leonardi  ricorda «il blitz in commissione dello scorso autunno, dove contro gli accordi dei capigruppo alzò il premio di maggioranza dal 34% al 40%».

«Adesso il centrosinistra, un governo regionale in prorogatio a causa di una pandemia e non di certo per merito politico, ci rifà. La proposta di introdurre il doppio turno nasconde in realtà il tentativo disonesto di favorire delle alleanze posteriori tra il Pd-centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, che di facciata si presentano divisi alle urne per cercare di salvare il salvabile». La consigliera rimarca che «ai marchigiani non è arrivato ancora un euro dei fantomatici milioni messi sul piatto dalla Regione per arginare l’emergenza economica post-lockdown, probabilmente perché chi governa le Marche è più interessato a fare giochetti per i propri interessi». «Faremo le barricate e tutto quello che sarà necessario per evitare questo vergognoso e spudorato colpo di mano» conclude.

Fortemente critico anche il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli: «Premesso che scriversi le leggi elettorali a favore porta universalmente malissimo e lo potrebbero tranquillamente testimoniare Berlusconi per la legge elettorale propedeutica alle elezioni politiche 2006 e Renzi per quelle del 2018, va però sottolineato che un’azione del genere è fuori di ogni decisione democratica, meritevole di ricorso alla Corte Costituzionale qualora tale vergognosa impresa fosse tentata».

Secondo Ciccioli si tratta di una modifica «meritevole di protesta popolare poiché il diritto delle persone di esprimere correttamente e democraticamente il proprio voto senza passare attraverso gli artifici dei Palazzi è un atto di giustizia».