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Conte alla Camera annuncia il nuovo Dpcm: si va verso il coprifuoco alle 21. Limiti fra regioni a rischio

Sono queste alcune delle misure che potrebbero scattare con il prossimo Decreto per le aree a rischio. Stop anche a musei e mostre. Chiudono i centri commerciali nel fine settimana

Il premier Giuseppa Conte

ANCONA – Coprifuoco alle 21, limiti di spostamento tra Regioni ad alto rischio, chiusura dei centri commerciali nei week end, chiusura di musei e mostre, didattica a distanza dalla seconda media in poi. Sono alcune delle misure che potrebbero scattare con il prossimo Dpcm per le aree a rischio, individuate sulla base all’indice Rt (indice di trasmissione nazionale). Ne ha parlato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte questa mattina (2 novembre) durante l’informativa alla Camera. Misure che saranno differenziate tra le diverse regioni a seconda dei livelli di contagio, dei posti letto occupati e dei focolai.
Il nuovo Dpcm arriverà prima di mercoledì.

Il coprifuoco potrebbe partire già alle 21 in tutta Italia ad eccezione di chi è fuori per lavoro, salute o altre necessità da provare con l’autocertificazione. Inoltre sull’intero territorio nazionale i centri commerciali resteranno chiusi nei festivi e prefestivi, ad eccezione degli alimentari, delle parafarmacie, delle farmacie e delle edicole, che si trovano all’interno di questi centri. Mentre nelle regioni dove la curva epidemiologica è più alta i centri commerciali potrebbero chiudere completamente, un provvedimento che dovranno stabilire i sindaci.

Stop anche a musei e mostre, ai corner per le scommesse e giochi «ovunque siano». Sul fronte scuola il Dpcm prevede «anche integralmente» la didattica a distanza per le scuole di secondo grado, ha detto il premier, spiegando che è prevista anche la riduzione al 50% della capienza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico.

IL VIDEO

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«Nel prossimo Dpcm indicheremo tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive» ha spiegato il premier, precisando però che l’inserimento di una Regione in queste misure avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. I tre scenari terranno conto dell’Rt, dei focolai e della situazione negli ospedali per quanto concerne l’offerta di posti letto. Secondo Conte 15 le regioni potrebbero superare già in un mese le soglie critiche nelle terapie intensive e delle aree mediche. Inoltre il premier ha precisato che secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, oltre il 65% degli infetti è asintomatico o paucisintomatico.