ANCONA – Il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti ha presentato una proposta di legge per la lotta alla droga:
«Chiediamo che su base volontaria anche chi ricopre ruoli istituzionali si sottoponga ai test antidroga». Il dem in una nota stampa ricorda che il consumo di sostanze stupefacenti è in «esponenziale crescita: un fenomeno che, come messo in evidenza dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze del 2023» e riguarda sia la fascia 18-64 anni sia quella 15-19 anni.
«Un quadro che dovrebbe spingere le istituzioni locali, oltre che il governo e il Parlamento, a mettere in campo azioni di prevenzione più incisive» si legge nella nota stampa. La proposta di legge di cui è primo firmatario il dem Cesetti è stata sottoscritta da tutto il gruppo consiliare del Pd. Pdl che questa mattina ha iniziato il suo iter istituzionale in IV commissione per il successivo approdo in Assemblea».
Stabiliti i relatori del provvedimento: per la maggioranza saranno il consigliere FdI Carlo Ciccioli per la minoranza il dem Cesetti. Tra le azioni previste, l’istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga, in occasione della quale la Regione Marche sarà chiamata a organizzare campagne di informazioni e momenti di approfondimento volti alla prevenzione del consumo di sostanze stupefacenti e psicoattive, alla sensibilizzazione delle forme di contrasto allo spaccio e al traffico illecito, e alla diffusione della cultura della legalità.
«Stiamo parlando di un problema – afferma Cesetti – che purtroppo sta assumendo contorni estremamente preoccupanti e, nella nostra regione, direi persino allarmanti. Basti dire che le Marche non solo vedono
crescere i consumi di sostanze stupefacenti, ma risultano pure tra le regioni in cui nel 2022 sono stati sequestrati i maggiori quantitativi di eroina. Fermo restando il prezioso e insostituibile ruolo svolto dalle forze dell’ordine sotto l’aspetto repressivo, è tempo che le istituzioni diano un segnale concreto che vada oltre i soliti buoni auspici. La lotta alla droga impone l’attivazione di iniziative capillari ed efficaci che devono necessariamente coinvolgere tutti:
dal Servizio sanitario regionale agli enti locali, dalle associazioni del terzo settore all’Ufficio scolastico regionale, dai Servizi per le tossicodipendenze alle comunità terapeutiche. Penso a iniziative che devono anzitutto avere l’obiettivo di divulgare e diffondere la consapevolezza dei rischi e dei danni che derivano dall’uso di sostanze stupefacenti».
In caso di approvazione, fanno sapere i dem, nella legge c’è il «richiamo a dare il buon esempio rivolto a chi ricopre
incarichi istituzionali. All’articolo 2, infatti, si prevede la possibilità che in prossimità della Giornata regionale per la lotta
alla droga, il presidente della Regione, gli assessori e i consiglieri regionali, i presidenti di Provincia e i consiglieri provinciali, nonché i sindaci, i loro assessori e i consiglieri comunali, si sottopongano, ovviamente su base volontaria, alla effettuazione di test antidroga nelle strutture del Servizio sanitario regionale.
«Anche gli amministratori pubblici – spiega Cesetti – sono chiamati a dare un forte segnale di responsabilità e di esempio in virtù della loro funzione e del loro ruolo di rappresentanti delle istituzioni democratiche. Di questa battaglia, la classe politica dovrebbe essere il vero testimonial. D’altra parte, non dimentichiamo che già nel 2021
l’assessore Saltamartini aveva denunciato pubblicamente l’utilizzo di stupefacenti da parte di molti politici. Tanto è vero che, prendendo per serio e fondato il suo allarme, gli chiedemmo di intervenire concretamente per fugare ogni dubbio sull’integrità della classe politica della Regione Marche, promuovendo per tutto il resto della legislatura un costante screening antidroga sui componenti della giunta e del consiglio regionale. Ma il nostro appello rimase inascoltato».