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Ancona, ecco il cantiere del nuovo Dorico: cumuli di detriti, proprio come ad agosto

Gli operai sono al lavoro, ma solo nella zona vicino all'entrata monumentale dove si sta costruendo anche il nuovo campo. Il caos altrove

Lo stadio Dorico di Ancona

ANCONA – «Scusi, lei dove va? Da dove è entrato? Questo è un cantiere, qui non si può stare» dice il capocantiere al lavoro con altri tre operai poco distante dall’entrata monumentale dello stadio Dorico. Il cantiere è delimitato da quella parte, chiuso verso l’entrata che dà su viale della Vittoria così come sommariamente recintato verso l’accesso alla tribuna, ma assolutamente aperto, sicuramente per questioni sportive, dall’altra parte. Il portone da cui si accede da via Damiano Chiesa, quello utilizzato dalle squadre, ma anche da qualunque sostenitore voglia seguire l’allenamento dei propri beniamini, recita «apertura dal lunedì al sabato 8-20», ma forse è roba vecchia di decenni. L’accesso a quella che era la vecchia pista di atletica non è delimitato, se non nella zona oltre la tribuna verso il viale. Anche perché dalla stessa ex pista di atletica, pur con i lavori in corso abbastanza evidenti su un lato della pavimentazione – sull’altro c’è la vecchia curva nord, in apparente stato di abbandonosi accede non solo al campo principale, ma anche a quello da calcio a otto, e sull’altro lato ai due campi da tennis gestiti dall’associazione tennis Riviera Del Conero che ora sorgono dove un tempo c’era la gradinata.

Nessun divieto, nessuna rete arancione che delimita un cantiere. Solo detriti, pezzi di asfalto, calcinacci, tubi, una benna piccola piena di materiale, un’altra rossa molto più grande dietro la porta da calcio, verso l’entrata monumentale, in mezzo a metri e metri cubi di materiale. Gli stessi che erano presenti ad agosto, come evidenziava il servizio di CentroPagina, e che sono ancora lì, c’è persino cresciuta l’erba sopra, non li ha portati via nessuno, ma magari c’è una ragione, magari servono a qualcosa. Proprio lì di fronte ci sono gli operai, che protestano per la presenza di chi ha semplicemente fatto il giro della pista senza trovare nessuna delimitazione tipica di un cantiere, neanche per terra, neanche spostata su un lato. Nessuna. Può entrare chiunque.

«Ce le spostano di continuo, le auto sono parcheggiate all’interno perché gli facciamo un favore» ripete il capocantiere, ma dalla ex pista di atletica si accede a ben tre impianti sportivi e poi sul lato curva nord e ex gradinata non ci lavora proprio nessuno, almeno in apparenza. Insomma, chi ci capisce qualcosa è bravo, intanto a fianco alla tribuna, così come vicino al campo da basket e più avanti, davanti all’entrata monumentale, fervono i lavori. Peccato che il nuovo campo in allestimento sorga proprio e perfettamente di fronte all’ingresso da viale della Vittoria: è la variante al primo progetto da poco approvata in giunta, quella che permetterà all’associazione tennis Riviera del Conero di costruire un sesto campo aggiuntivo – cinque da tennis più quello da padel – anche se in terra rossa, proprio davanti all’ingresso monumentale dello stadio Dorico. Bene ma non benissimo, insomma: intanto lo stadio Dorico attende di risorgere dalle proprie ceneri (e detriti) come un’Araba Fenice.