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Export primo trimestre 2023: Marche prima regione per crescita (+101,9%), ascolano prima provincia in Italia (+338,8%)

È quanto emerge dal report di Confindustria Marche. Il presidente Roberto Cardinali: «Affiancare le imprese aiutandole ad accrescere la presenza delle nostre produzioni sui mercati internazionali»

Roberto Cardinali, presidente Confindustria Marche

ANCONA – Le Marche con un +101,9% sono la prima regione italiana per crescita dell’export, una crescita «quasi totalmente spiegata dall’eccezionale aumento delle vendite di prodotti farmaceutici verso la Cina» che da sola
contribuisce per 2,8 punti percentuali alla crescita su base annua dell’export nazionale. Emerge dal report di Confindustria Marche relativo ai dati sulle esportazioni del primo trimestre 2023.

Nei primi tre mesi del 2023 l’export italiano in valore mostra una crescita molto sostenuta (+9,8%) rispetto allo stesso periodo del 2022 ma in rallentamento per tutte le ripartizioni territoriali ad esclusione del Centro. Al netto della variazione del comparto farmaceutico la crescita dell’export delle Marche risulta più modesta di quella media nazionale e pari al +3,4%. Il peso dell’export della regione sul totale nazionale è salito dal 2,8% al 5,1%; la crescita ha riguardato sia le vendite verso i Paesi Ue (+20,6%) sia, soprattutto, quelle verso i Paesi extra Ue (+208,6%).

«Un altro brillante risultato del comparto farmaceutico – commenta il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali – che nasconde tuttavia andamenti differenziati tra i principali settori di specializzazione della regione ed un rallentamento per alcuni di loro. Per questo dobbiamo continuare a lavorare per supportare la vivacità e la crescita dell’intero sistema produttivo regionale affiancando le imprese e aiutandole a mantenere e accrescere la presenza delle nostre produzioni sui mercati internazionali».

Nel dettaglio l’export del comparto farmaceutico è cresciuto cinque volte rispetto al primo trimestre 2022 ma crescono in modo consistente anche le esportazioni di macchinari ed apparecchi (+18,1%), di pelli e calzature (+20,8%), di mobili (+13,5%), di articoli di abbigliamento (+26,1%), di sostanze e prodotti chimici (+12%), di prodotti alimentari e bevande (+13,3%), di computer e apparecchi elettronici (+28,3%), di legno e prodotti in legno (+6,8%), di prodotti tessili (+22,5%). In flessione invece le esportazioni di metalli e prodotti in metallo (-10,2%), di apparecchi elettrici (-3,7%), di altri mezzi di trasporto (-59,2%), di articoli in gomma e materie plastiche (-8,6%), di carta e prodotti di carta (-1,5%), di prodotti petroliferi (-39,2%),

A livello provinciale si registra l’aumento delle esportazioni in tutte le province fatta eccezione per Pesaro Urbino (-1,1%): a guidare la crescita delle esportazioni è la provincia di Ascoli Piceno dove sono più che quadruplicate (+338,8%) influenzate dall’andamento dei prodotti farmaceutici, tanto che l’ascolano è al primo posto tra le province italiane per contributo alla crescita tendenziale dell’export nazionale. Ad Ancona si regista un +1,7%, a Macerata +12,7%, a Fermo +19,8%.