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Regionali, Orlando nelle Marche per sciogliere il nodo sul candidato

All'inviato di Zingaretti toccherà il compito di far uscire il centrosinistra dal vicolo cieco. Ci riuscirà? La sentenza domenica

Andrea Orlando Pd

ANCONA – Tic tac, tic tac. Le regionali incombono. Riuscirà il centrosinistra a uscire dall’impasse in cui si è cacciato? Ad Orlando spetterà, forse, l’ardua sentenza. Toccherà infatti proprio all’inviato speciale di Nicola Zingaretti, dipanare la matassa nella quale si è invischiata la coalizione guidata dai dem.

Dopo aver risolto al situazione in Campania, Andrea Orlando presenzierà alla direzione regionale del Pd prevista per domenica ad Ancona. Obiettivo portare un pò di chiarezza e forse finalmente un nome. Infatti nonostante quasi due mesi di “incontri ravvicinati del terzo tipo” con i 5 Stelle che alla fine hanno finito per dare “forfait” a qualunque ipotesi di intesa col Pd, e dopo alcune direzioni regionali dem che non sono riuscite a far uscire la coalizione dal vicolo cieco in cui si trova, vedremo se questa volta sarà fumata bianca.

Sul tavolo per ora sono tre i nomi: quello del governatore uscente Luca Ceriscioli, che non molla e vuole ripresentarsi per il secondo mandato, accanto a lui la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, sponsorizzata da un fronte del Pd, ma che però svicola, e infine l’ex rettore Sauro Longhi, anello di congiunzione con i grillini per una intesa allargata.

Insomma a meno che non esca un coniglio dal cilindro il laghetto in cui pescare è questo. Certo è che anche nelle Marche le Sardine ci sono e potrebbero avere un ruolo determinante come avvenuto in Emilia Romagna, anche se chiedono esplicitamente un «cambio di passo».

Nel centrodestra i giochi sembrerebbero invece già fatti, con il deputato Francesco Acquaroli candidato alla presidenza nonostante le ritrosie della Lega che invita ad evitare fughe in avanti. Salvini sembrerebbe puntare in realtà alla Puglia. Allargando l’orizzonte sul fronte nazionale la Lega per ora avrebbe Friuli, Lombardia, Umbria e avrebbe messo gli occhi sulla Toscana con il partito degli autonomisti. Forza Italia invece ha Liguria, Basilicata, Molise, Calabria e Piemonte, mentre a Fratelli d’Italia spetterebbero Marche e Puglia.

Nell’ipotesi però che una delle due regioni vada alla Lega, potrebbe essere rimessa in gioco l’assegnazione della Campania, prevista a Forza Italia. Anche qui a fare chiarezza sarà il vertice fra Salvini, Meloni e Berlusconi che potrebbe tenersi a Milano già lunedì. Forse la prossima settimana la campagna elettorale inizia davvero, tanto a sinistra che a destra. Non resta che attendere la conclusione del weekend.

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