ANCONA – Sorpresa nel rush finale per la presentazione delle candidature. Alla vigilia della scadenza del termine per il deposito delle liste, fissato per sabato 22 agosto alle 12, spunta la settima candidatura in corsa per la poltrona da governatore: si tratta della maceratese Alessandra Contigiani, 38 anni, laureata con lode in Economia alla Sapienza di Roma e tagesmutter di professione. La nuova aspirante presidente, che si divide tra Roma e Urbisaglia, corre per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre con la lista Riconquistare l’Italia – Fronte Sovranista Italiano.
Dopo aver lavorato per alcuni anni nella cooperazione internazionale, oggi gestisce un nido di famiglia a Roma ed è referente nazionale della rete Tagesmutter e nidi di famiglia. Il suo progetto politico per le Marche «nasce da popolo per il popolo – come spiega lei stessa – per riportare la costituzione» al centro dell’agenda politica, dopo che «è stata disattesa per anni» da una politica «ultraliberista» sostenuta «dagli ultimi governi regionali e nazionali». Una linea politica che secondo Alessandra Contigiani ha portato allo «smantellamento dell’indotto manifatturiero e della sanità pubblica». «Non siamo un movimento né di destra né di sinistra» chiarisce, spiegando che occorre puntare ad un potenziamento dei servizi pubblici, «gli unici che tutelano i cittadini e che non perseguono la logica del profitto, ma del pubblico interesse».
La sanità deve essere pubblica, spiega la candidata: «Tutti premono per riaprire i 13 ospedali smantellati nelle Marche, ma con i vincoli di bilancio non si può fare spesa pubblica», una situazione di cui «risente anche l’imprenditoria privata degli aiuti diretti».
Secondo Alessandra Contigiani, occorre «tornare alle Usl, basta con la logica aziendalistica, bisogna puntare sui presidi sanitari nel territorio, specie nelle comunità provate dal sisma del 2016». Poi al bando i ticket sanitari, mentre servono vincoli più stringenti per l’accreditamento delle strutture sanitarie- Sul fronte economico sono necessari aiuti alle piccole e medie imprese, ai commercianti, «sofferenti per un mercato che li cancella». Infine faro puntato sugli operai molti dei quali ancora in attesa di Cassa integrazione: «La Regione si deve fare carico di loro». Sul fronte delle infrastrutture, prioritario «facilitare il trasporto ferroviario, con tratte ancora a binario unico – conclude – e anche il trasporto pubblico locale va incentivato».
La sua candidatura si aggiunge a quella di Maurizio Mangialardi (centrosinistra), Francesco Acquaroli (centrodestra), Gian Mario Mercorelli (Movimento 5 Stelle), Roberto Mancini (Dipende da noi), Fabio Pasquinelli (Partito Comunista Italiano), Sabrina Banzato (Vox Italia Marche). Nella giornata di oggi hanno tutti depositato le loro candidature alla Corte di Appello.
I candidati
In corsa con lei 17 aspiranti consiglieri: 4 nell’Ascolano, 4 nel Maceratese, 4 nel Fermano e 5 nel Pesarese, mentre in provincia di Ancona non c’è una lista di candidati. Ad Ascoli Piceno ci sono Susanna Urriani, Claudio Di Giosia, Federica Durantini e Christian Di Marco. A Fermo, Massimiliano Marcianesi, Sara Trentanni, Lorenzo D’Onofrio e Stefania De Leonibus. Nel Maceratese, Alessandra Contigiani, Daniel Bonacci, Arianna Valeri e Gianluca Baldini. In provincia di Pesaro Urbino: Matteo Rossini, Maria Calò, Gabriele Paiardini, Alessandra Finocchio e Monica Ricci.