ANCONA – Un consiglio comunale monotematico sulla sanità, oggi pomeriggio a Palazzo, in cui oltre a giunta e consiglieri comunali sono intervenuti anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il vicepresidente, Filippo Saltamartini, l’assessore Francesco Baldelli, il sottosegretario alla presidenza, Aldo Salvi, e il deputato Stefano Benvenuti Gostoli.
«Ancona per tanto tempo è stata chiamata la città bianca – ha ricordato il presidente del consiglio comunale, Simone Pizzi –; sono lieto che quest’assise diventi oggi scambio di informazione e di idee sulla sanità. Salute e sanità vengono spesso confusi, non sono la stessa cose, la salute è funzione di più variabili in cui la sanità ha un ruolo primario». La seduta del consiglio è stata introdotta dalla consigliera Susanna Dini: «Abbiamo deciso di chiedere questo consiglio monotematico perché le questioni sono tante e rilevanti. Da questo confronto ci auguriamo di uscire con risposte concrete».
Le novità più interessanti, per i cittadini anconetani, sono giunte dagli interventi del direttore dell’Ast Ancona, Giovanni Stroppa, e del direttore generale dell’Inrca, Maria Capalbo: «Per l’apertura dell’ex Umberto I e della casa di comunità: è in corso di svolgimento la gara per gli arredi ed è prevista la conclusione entro marzo, il primo avvio sarà quello del trasferimento dei poliambulatori da viale della Vittoria entro giugno – ha dichiarato Giovanni Stroppa nel corso del suo articolato intervento –. Nel giro di pochi mesi tutti i collaudi, è un impegno che mi sono preso. Così da giugno tutti gli spostamenti all’ex Umberto I. Poi ci saranno hospice e Rsa nella seconda palazzina, ma questo non entro giugno. L’impegno intanto è di cominciare gli spostamenti. Sulla Casa Rossa: entro due mesi i lavori saranno finiti, siamo all’85%. Ricordo che intorno alla Casa Rossa ci sono otto ettari che saranno a disposizione di questi ragazzi. Per il carcere: abbiamo rafforzato la struttura, messo uno psicologo, sta arrivando l’assistente sociale. Per Collemarino, abbiamo prorogato il contratto di affitto per un anno, ho parlato con la padrona che è disponibilissima a rinnovare i contratti. So che è una situazione molto sentita».
Dettagliato anche l’intervento del direttore generale dell’Inrca Ancona, Maria Capalbo: «Quanto al nuovo ospedale e al futuro di quello della Montagnola – ha ricordato tra le altre cose –, quando ci sarà il trasferimento, siccome l’ospedale non ha le dimensioni necessarie per comprendere tutto, alla Montagnola si prevedono servizi di prossimità, biobanca, archivi, magazzini, laboratori di ingegneria clinica, cure alzheimer e altro».
Forte anche la voce dei sindacati, come quella portata da Mauro Borioni, delegato Cgil medici e anestesista a Torrette: «Sono qui a testimoniare una realtà molto più critica, al di là dei numeri, spesso di difficile interpretazione: riduzione posti letto, 19 in meno in chirurgia e ortopedia, 7 in meno in urologia, la sala operatoria non è più entrata a regime, ci sono sale operatorie che non vengono utilizzate perché manca il personale, l’area medica non va meglio, il tutto comporta intasamento del pronto soccorso, ormai la scena di pazienti lungo il corridoio è all’ordine del giorno. Una situazione che può generare da un momento all’altro. Sappiamo bene che la sanità è un sistema complesso ma che ha bisogno di risposte concrete. Belli i piani sanitari ma se restano documenti che poi non vengono concretizzati o mascherano una realtà sempre più insostenibile non va bene».