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Erap Marche, Di Ruscio sui distacchi utenze per morosità: «Si contano sulle dita di una mano. Gli aumenti ci sono e le famiglie soffrono»

Ad Ancona il punto sulle attività dell'Erap sul fronte dell'edilizia popolare tra progetti aperti e in divenire. Con il caro bollette che pesa sulle famiglie in difficoltà economiche. Ecco la situazione

Erap Marche. Da sinistra Urbinati, Di Ruscio, Agizzi e Gatto

ANCONA – «Superbonus 110%, piano vendita e riutilizzo degli appartamenti già esistenti». Sono sostanzialmente queste le tre linee di indirizzo impartire all’Erap Marche dall’assessore regionale Stefano Aguzzi, con delega all’edilizia residenziale pubblica. Linee di indirizzo che ha ribadito in occasione della conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Erap Marche ad Ancona, per fare il punto sui progetti per il 2023.

«Ho raccomandato di non perdere assolutamente il treno del 110%» ha detto Aguzzi, una «opportunità» per «sistemare, rinnovare ed efficientare gran parte del patrimonio Erap, patrimonio pubblico di questa regione». Un tema legato, ha ricordato «anche ad alcune scelte nazionali» relative alla proroga.

Accanto alla riqualificazione degli edifici, l’assessore ha raccomandato di mettere in campo «un piano vendite che Erap sta portando avanti, e che garantirà un efficientamento» delle abitazioni di edilizia popolare e «consentirà ad Erap di avere dei fondi a disposizione, con i quali ‘riassettare’ e sistemare gli appartamenti di proprietà pubblica che oggi non sono utilizzabili» che sono «825».

Il presidente Erap Saturnino Di Ruscio ha spiegato che per il recupero di questi 825 appartamenti «le stime dei nostri uffici sono attorno ai 10-11milioni di euro». Insomma la strategia dell’assessore è quella di puntare «alla sistemazione» degli appartamenti già esistenti ma inutilizzati perché bisognosi di interventi, «un patrimonio che abbiamo già disponibile» e quindi «con cifre non esagerate noi riusciremo a ridare nel brevissimo periodo» ai marchigiani «bisognosi» molti «appartamenti già predisposti».

Di Ruscio ha sottolineato «di progetti ne abbiamo tanti, il 2022 è stato un anno molto importante per una serie di fondi assegnati anche tramite la Regione Marche all’Erap» quindi «abbiamo messo in cantiere diverse centinaia di milioni di euro di progetti dei quali alcuni sono già partiti i cantieri e altri partiranno nel 2023, altri ancora nel 2024. Di lavoro ce n’è tanto per la manutenzione straordinaria dell’edilizia residenziale pubblica (case popolari, ndr), ma anche per la costruzione di nuovi appartamenti» da assegnare ai Comuni che a loro volta li assegneranno alle famiglie che ne hanno diritto.

Il presidente Erap Saturnino Di Ruscio

«L’Erap c’è e dialoghiamo con tutti i comuni delle Marche» ha detto ricordando che l’ente «sta affrontando momenti difficili perché il caro energia, oltre alla morosità degli affitti, abbiamo anche il problema del caro bollette che si ripercuote sulle famiglie e sull’Erap che insieme ai comuni deve far fronte a queste situazioni onde evitare che ci sia un taglio delle utenze pesante». Per fronteggiare il caro bollette ha aggiunto «interveniamo attraverso il dialogo con i comuni, perché per le famiglie che effettivamente hanno difficoltà finanziarie normalmente interviene il comune attraverso fondi appositi per le categorie disagiate, ma interveniamo anche noi sostituendoci agli utenti» e poi «facendo un piano di rateizzazione per rientrare delle somme anticipate ed evitare il distacco delle utenze di gas., luce e ultimamente anche acqua».

«Come Erap facciamo una doppia attività, quella educativa e anche quella di sostituirci, perché poi non è giusto che in un condominio chi paga si vede staccata la luce e il gas – ha detto -. Abbiamo avuto qualche caso a Fano e qualcosa anche in provincia di Ancona, ma debbo dire che non sono tantissimi i casi (di distacchi delle utenze per morosità, ndr), si contano sulle dita di una mano». «Gli aumenti ci sono – dice riferendosi non solo alle bollette, maa anche ai pedaggi autostradali e al caro carburante – gli stipendi sono sempre gli stessi e le famiglie soffrono».

Per quanto riguarda la nomina circa il riassetto dell’ente ha spiegato «stiamo aspettando le assegnazioni da parte della Regione. C’è stata una fase dialettica, credo, forse anche un po’ forte, ma credo che sia giusto fra enti ci si confronti e nel più breve tempo penso che si chiuda questa vicenda». Sul tema delle nomine l’assessore Aguzzi ha aggiunto «siamo in una fase di riassetto organizzativo dell’Erap che è un pochino complicato».

Per quanto concerne il patrimonio Erap messo in vendita in linea con il Programma Straordinario di Alienazione del Patrimonio E.R.P. (ad essere messo in vendita è quello realizzato prima del 2.000 «oltre 9mila immobili»), «sono 3.347 quelli che saranno ceduti» ha spiegato l’ingegner Maurizio Urbinati dell’Erap: 1.258 in provincia di Ancona, 686 nel Maceratese, 648 in provincia di Pesaro Urbino, 494 nell’Ascolano e 261 nel Fermano. «Entro l’anno (31 dicembre 2022, ndr) sono state inviate tutte le comunicazioni ai quasi 10mila inquilini che hanno il diritto di poter acquistare gli alloggi» ha proseguito Urbinati spiegando «entro il mese di febbraio dovremmo avere il quadro certo delle proposte di acquisto» e «il piano dovrà completarsi entro il 31 dicembre del 2025».

La ‘partita’ del Superbonus vede l’attivazione di 27 lotti, ha spiegato il presidente Erap Saturnino Di Ruscio, precisando che «non tutti andranno a bun fine» e in tal senso la raccomandazione dell’assessore è stata quella di portare a casa come obiettivo «un 70-80%».

Oltre al Superbonus, l’attività dell’Erap si sta concentrando anche sul recupero degli alloggi danneggiati dal sisma, sul piano complementare del Pnrr (22.002.682,04 euro) «che ci ha visto assegnatari di 20 interventi» ha spiegato Urbinati e nelle attività che fanno capo ai fondi PINQuA (9.374.015,70 euro). «Tutte queste attività – ha aggiunto – mutuano intorno ai 50-60milioni di euro di interventi» per lo più si tratta di attività di «recupero del patrimonio» già esistente e «pochissime nuove realizzazioni». I fondi Cipe ammontano a 15.800.000,00 euro per gli interventi prioritari e a 19.060.201,40 euro per quelli straordinari. Per quanto riguarda l’Ecobonus e il Sismabonus sono 557 gli edifici interessati alla riqualificazione, la maggior parte in provincia di Ancona.

Tra le criticità evidenziate dal presidente dell’Erap Di Ruscio c’è quella dei contenziosi tributari di primo grado legati all’applicazione dell’Imu da parte di alcuni comuni marchigiani. In particolare Di Ruscio ha spiegato che anche se «gli alloggi sociali sono esentati dall’Imu, la normativa è un po’ confusa e alcuni comuni applicano l’Imu» e «la situazione è pesantissima in provincia di Pesaro Urbino». Complessivamente, ha dettagliato, i contenziosi per l’Imu ammontano a «2.841.471,39 euro», dei quali «1.766.352,00 in provincia di Pesaro, 570.599,30 in provincia di Macerata, 484.730,00 euro in provincia di Ancona e 19.790,00 in provincia di Fermo, 0 in provincia di Ascoli Piceno».