ANCONA – Sìa racchettoni, nuoto, surf, windsurf, kitesurf in spiaggia, sì alla musica in spiaggia, ma da ascoltare seduti e senza fare assembramenti, e sì anche ai parchi giochi per i bambini ma con la presenza di vigilanza. Sono alcune delle regole che ci accompagneranno nell’estate del 2021, la seconda alle prese con la pandemia. Mentre nelle spiagge fervono i preparativi in vista della riapertura dei balneari, che scatterà dal 15 maggio, dopo tanti mesi di reclusione per colpa della pandemia, il mare e la spiaggia sembrano quasi un miraggio.
Eppure si sente già «Profumo di mare», come recitava il famoso brano di Little Tony, perché l’estate è ormai alle porte. E allora vediamo cosa si potrà fare quest’anno in spiaggia, in tempo di pandemia. La Regione Marche, ha varato le linee guida per i balneari dove sono state fissate tutte le regole per andare al mare in sicurezza. Rispetto all’anno scorso non cambia molto, sono pressoché le stesse, se non per quanto concerne lo spazio a disposizione di ogni ombrellone, che passa da 10,5 metri quadrati a 10 metri quadrati, e lo spazio tra un lettino e l’atro che scende da un metro e mezzo ad un metro.
Soddisfatto Romano Montagnoli, presidente regionale del sindacato balneari di Confcommercio, che si dice ottimista sulla stagione in partenza: «Quest’anno abbiamo i vaccini, un anno in più di esperienza nella gestione della pandemia e anche le persone sono più abituate alle restrizioni e alle regole. Nonostante la contingenza economica che porta molte persone ad avere meno soldi da spendere, se siamo bravi sono convinto che riusciremo a mantenere i fatturati».
Difficile sarà gestire le aree dei parchi giochi destinati ai bambini, come fa notare Montagnoli, perché richiedono sanificazioni continue ed una vigilanza complessa da attuare, per cui, come accaduto lo scorso anno, potrebbero essere molti i balneari che alla fine decideranno di lasciare chiuse queste aree.
Intanto anche per l’estate 2021 il leitmotiv sulla spiaggia sarà mascherina, distanziamento e igiene delle mani, con l’accortezza di evitare assembramenti. Ma vediamo le regole punto per punto.
Accesso agli stabilimenti e distanza tra gli ombrelloni
Le linee guida della Regione dispongono che l’accesso agli stabilimenti balneari avvenga in modo ordinato, evitando assembramenti. Inoltre prevede che i clienti siano adeguatamente informati sulle misure in vigore. Tra le indicazioni, oltre quella di mettere a disposizione gel igienizzanti, c’è quella di privilegiare le prenotazione e l’indicazione di mantenere l’elenco delle presenze per 14 giorni, così da poter favorire il tracciamento in caso di eventuale contagio. Le strutture potranno rilevare la temperatura corporea all’ingresso e in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi scatta il divieto di ingresso.
Il distanziamento di un metro tra le persone non conviventi va sempre mantenuto. Per quanto riguarda invece gli ombrelloni, ognuno di questi deve poter disporre di un’area di almeno 10 metri quadrati, mentre le altre attrezzature come sdraio, seggiole, lettini devono essere posizionate a una distanza di almeno 1 metro dalla postazione contigua. I lettini singoli posizionati nella fascia di cinque metri dal bagnasciuga, devono essere distanti 1 metro l’uno dall’altro.
Attività sportive in spiaggia e parchi giochi
Sono consentiti gli sport individuali come racchettoni, nuoto, surf, windsurf, kitesurf, mentre per gli sport di squadra come beach volley e beach soccer, occorrerà mantenere il distanziamento previsto per queste discipline dai protocolli delle relative federazioni sportive. I parchi giochi per bambini potranno essere aperti a patto di assicurare vigilanza e distanziamento.
In acqua e in spiaggia
Durante il bagno in acqua andrà rispettato l’obbligo di distanziamento di almeno un metro, così come in spiaggia, anche se si mangia sotto l’ombrellone. I ristoranti e bar potranno fare servizio di consegna del pasto e delle bevande direttamente sotto l’ombrellone. Vietato scambiare lettini, sdraie e altre attrezzature tra un ombrellone e l’altro.
Spiaggia libera
Le linee guida della Regione invitano i comuni a regolamentare gli accessi per evitare assembramenti, disporre materiale informativo sulle regole da seguire, garantire la pulizie e l’igienizzazione delle attrezzature presenti come i servizi igienici, e di effettuare controlli.
Consigliata la limitazione dell’uso di cabine, docce singole, spogliatoi, per i quali non è possibile assicurare la disinfezione tra un utilizzo e l’altro. I comuni possono assegnare in concessione temporanea le fasce di spiaggia libera di lunghezza massima pari a 25 metri lineari contenute tra due spiagge in concessione o aree confinanti con una singola concessione balneare per un massimo di 12 metri.