ANCONA – Polemica dem contro la giunta regionale, all’indomani della consegna dei lavori per il raddoppio della variante della Strada Statale 16 Adriatica, nel tratto tra Falconara e Torrette. Ad andare all’attacco è la parlamentare del Pd Alessia Morani che evidenzia «la Giunta Acquaroli continua a prendersi i meriti del lavoro fatto dalla Giunta Ceriscioli».
I lavori sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta di recente a Palazzo Raffaello alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli e dell’ingegnere dell’Anas Eutimio Mucilli. Gli interventi porteranno al raddoppio, da 2 a 4 corsie del tratto stradale per collegare il porto di Ancona alla grande viabilità. Un’opera attesa da 30 anni e per la quale i dem rivendicano il lavoro svolto.
«In pompa magna si sono vantati di aver raggiunto questo grande risultato in 9 mesi – spiega il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo – . Come al solito, senza alcun pudore, si prendono meriti non propri. Il protocollo di intesa – in cui Anas stanziò 250 milioni di euro – fu sottoscritto a febbraio 2017 dal ministro Delrio, dal presidente Ceriscioli e dal presidente di Anas Armani. L’avvio della procedura espropriativa delle aree necessarie al raddoppio, è del 2019, anno in cui i consigli comunali di Ancona e Falconara hanno deliberato la conformità urbanistica dei lavori nei rispettivi territori».
Secondo Mastrovincenzo «è tempo di dire con chiarezza che quel poco che è stato fatto da questa impercettibile Giunta di destra è il frutto di scelte e provvedimenti della precedente amministrazione di centrosinistra e che prendersi meriti politici di altri è altamente scorretto. Ma questa ormai, per la Giunta regionale di destra che governa le Marche, è diventata prassi consolidata».
Ad aggiungersi al coro di protesta è anche la consigliera del Pd Anna Casini: «Fare una campagna elettorale dicendo che in cinque anni non si è fatto nulla, insultandoci e ricordandoci ogni santo consiglio regionale che abbiamo perso le elezioni e poi non fare letteralmente nulla, salvo foto di rito con progetti della scorsa giunta, mi sembra veramente una presa in giro nei confronti dei marchigiani. Sarebbe forse arrivato il momento di iniziare a pensare davvero a come implementare le infrastrutture delle Marche, a meno che non si trovino a governare “per caso”. Perché sennò bastava candidarsi come inauguratori».