ANCONA – Ripartono da questo mese le agende per le prenotazioni di visite ed esami e quelle per la presa in carico dei pazienti cronici, rimaste in stand-by a causa dell’epidemia di coronavirus. Non sarà però una rimessa in corsa delle prenotazioni non urgenti rimaste congelate per dare priorità alla gestione dell’epidemia, fa sapere la Regione, liste di attesa e di garanzia verranno valutate caso per caso. Inoltre, per accorciare i tempi, sta per partire la sperimentazione delle prenotazioni direttamente nell’ambulatorio del medico di famiglia.
Accessi verificati, percorsi separati, sale di attesa con presenze ridotte, sanificazioni, sono i fronti su cui sta lavorando la Regione per riorganizzare i percorsi all’insegna della sicurezza all’interno delle strutture ospedaliere, così da ripristinare spazi e prestazioni. Nel corso dell’emergenza covid, infatti, erano state garantite prime visite ed esami diagnostici strumentali urgenti, ovvero da eseguire in 72 ore, e brevi da fare entro 10 giorni, mentre erano state sospese le prestazioni da eseguire in 30 giorni per le visite e in 60 giorni per gli esami diagnostici, oltre a visite ed esami da fare entro un lasso di tempo di 180 giorni.
Già da questo mese la Regione sta lavorando per riattivare il percorso di presa in carico per le patologie croniche e le prestazioni sanitarie non urgenti, da eseguire entro 30 giorni per le visite e 60 per gli esami diagnostici, insieme a visite ed esami da fare in 180 giorni.
Cardiologi, oncologi, neurologi, come stabilito dal Gores, gruppo operativo regionale emergenza sanitaria, stanno richiamando i loro pazienti per fissare i nuovi appuntamenti. «Tutto ciò – spiega Lucia Di Furia, dirigente del servizio Sanità della Regione Marche – comporta un necessario rodaggio delle nuove agende, che potrà protrarsi ancora per alcune settimane. Nulla è più come in era pre covid. Le scelte relative ai tempi di ripartenza e alle misure organizzative, effettuate con i principali prescrittori ed unici interlocutori a mio avviso competenti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, sono state compiute con la finalità di evitare un atteggiamento burocratico ed automatico di rimessa in coda delle situazioni sospese, valutando caso per caso i pazienti per verificare se nel periodo covid le necessità assistenziali fossero cambiate».
Secondo la dirigente infatti, alcune prestazioni prima non urgenti potrebbero già essere state evase dopo essere tramutate in urgenti per un aggravamento delle condizioni di salute del paziente. Inoltre, accertamenti ambulatoriali prenotati da pazienti risultati positivi al covid potrebbero già essere stati eseguiti nel corso del ricovero, così come per pazienti non covid che sono stati ricoverati per un peggioramento. Insomma una serie di casistiche che richiedono una valutazione caso per caso che saranno gli stessi medici a fare.
«I cittadini della nostra regione hanno testimoniato grande capacità di collaborazione nei mesi difficili – conclude Lucia Di Furia – e possono comprendere che al momento visite e diagnostica strumentale, condotte in sicurezza, possono risentire di una tempistica diversa». Saranno previste infatti sanificazioni degli ambulatori tra un paziente e l’altro per scongiurare il rischio di un eventuale contagio.
Per accorciare le liste di attesa sta per partire la sperimentazione delle prenotazioni di visite e d esami nello studio del medico di famiglia. «È il tempo di soluzioni avanzate e innovative – spiega Massimo Magi, Segretario Regionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Marche – di maggiore modernità e prossimità dell’assistenza, come ad esempio la prescrizione e la immediata prenotazione delle prestazioni nello studio del medico di famiglia, che garantisce al cittadino di avere tempestivamente e senza ulteriori attese, o spesso inutili passaggi, l’appuntamento per le necessarie visite ed esami diagnostici prescritti dal proprio medico. Questa soluzione è già presente nei programmi informatici dei medici di famiglia e potrà essere applicata a breve, poiché è imminente l’avvio della sperimentazione sulla prenotazione nei loro studi».