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Figli, la metà dei maggiorenni a carico dei genitori. Federconsumatori Ancona: «Stipendi bassi per l’autonomia»

Il 51% delle famiglie destina ai figli tra il 21% e il 40% della spesa. Tra le voci che incidono di più l’abbigliamento e i libri scolastici. Ecco tutti i dati del report di Area Studi Legacoop – Ipsos

I figli assorbono mediamente il 34% della spesa mensile familiare e sei genitori su 10 sono costretti a fare delle rinunce. Il dato emerge dall’ultimo report dell’Area Studi Legacoop – Ipsos secondo il quale il 51% delle famiglie destina ai figli tra il 21% e il 40% della spesa. Tra le voci di spesa che incidono di più l’abbigliamento (63%), i libri scolastici (51%), le scarpe, gli accessori e l’attività sportiva (48%), i pasti fuori casa (46%), le spese mediche, lo svago e la mobilità (tutti al 45%). Per un terzo delle famiglie la spesa per i figli rappresenta tra il 40% e il 70% del bilancio familiare.

Il 66% dei genitori è stato costretto a fare delle rinunce: tra le più frequenti quelle legate alle vacanze, alle cene o ai pranzi al ristorante, e all’acquisto di un’auto nuova. Non solo, 5 genitori su 10 hanno anche dovuto fare tagli alla spesa alimentare orientandosi sui prodotti in offerta e il 39% ha dovuto rinunciare a una visita medica privata o l’ha dovuta rinviare.
In alcuni casi le rinunce si sono estese anche ai figli: il 37% ha dovuto rinunciare a spese per abbigliamento e scarpe e allo smartphone, il 30% alle uscite con gli amici, il 25% a un viaggio studio all’estero, il 23% ad iscriversi al corso di studio desiderato.

Ad assorbire il bilancio familiare non sono solo i figli minorenni, ma anche quelli maggiorenni: 5 italiani su 10, infatti, secondo il report, hanno figli conviventi e tra quelli maggiorenni, quasi la metà (il 47%) sono totalmente a carico dei genitori e il 29% lavora contribuendo alle spese della famiglia. Ma c’è anche un 24% dei figli maggiorenni, che pur lavorando e non gravando sul bilancio familiare, continua a vivere con la famiglia.

Serena Cesaro presidente provinciale Federconsumatori Ancona

Un dato che evidenzia una difficoltà dei giovani nel sostenere in autonomia il costo dell’acquisto o dell’affitto di una casa? Secondo Federconsumatori Ancona sono diverse le problematiche che rallentano il percorso dei giovani verso l’autonomia. «Dopo i 18 anni – spiega Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona – molti ragazzi proseguono con gli studi universitari e fino a 25-26 anni hanno bisogno del sostegno dei genitori, sia per le tasse universitarie che per l’affitto».

Poi c’è la difficoltà «ad entrare nel mondo del lavoro e gli stipendi bassi, non adeguati al costo della vita e all’inflazione. Anche se fanno la stagione estiva il guadagno è misero per cui le famiglie devono farsene carico. Oggi sono pochissimi i ragazzi che riescono a crearsi una propria autonomia prima dei 30 anni».

Sul piatto della bilancia Federconsumatori mette oltre ai salari inadeguati anche «il welfare, che rende difficile ai giovani genitori di accedere ai centri estivi che hanno un costo intorno ai 400 euro al mese», per non parlare degli affitti e dei mutui che sotto la spinta dell’inflazione sono praticamente quasi inaccessibili, specie per i giovani precari ai quali «vengono chieste troppe garanzie» conclude.

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