ANCONA – Si informano e prenotano online, sono a caccia di esperienze uniche e spesso di viaggi economici. È la generazione Z, per intenderci quella dei nati tra il 1995 e il 2010, che oggi hanno tra i 14 e i 29 anni. Una generazione estremamente legata alla tecnologia. «Cercano un turismo festaiolo – dice Antonio Recchi vice presidente Maavi e titolare Criluma Viaggia di Ancona -: da Ancona si dirigono soprattutto a Corfù in Grecia e a Boll in Croazia alla ricerca di eventi e feste».
Spesso hanno un budget limitato per il viaggio «intorno ai 450 – 550 euro» prosegue e alcuni prenotano su Internet esponendosi al rischio di truffe, mette in guardia e «con poca sicurezza e certezza del prodotto finale perché a volte quello che viene dipinto come oro non lo è, al massimo è bigiotteria di scarsa qualità».
Ludovico Scortichini membro del board nazionale di Astoi Viaggi Confindustria e ceo di Go World evidenzia che la generazione Z, a differenza di altre fasce d’età, viaggia anche se ha poco reddito. «Cercano soprattutto esperienze culturali e all’insegna del benessere psicofisico, guardano al valore della sostenibilità per la quale sono anche disposti a pagare di più», sono infatti loro, la generazione preoccupata degli effetti del cambiamento climatico.
«Il 61% decide la propria vacanza perché stimolato dai social e dalle serie tv», spiega Scortichini, precisando che tra le destinazioni in testa ci sono Stati Uniti, Giappone. Chi è particolarmente attento all’ambiente opta soprattutto per mete come la Thailandia, il Vietnam, la Cambogia e il Laos che «coniugano benessere psicofisico e un’esperienza sostenibile».
«I giovani che vogliono divertirsi invece scelgono l’Europa – prosegue – soprattutto Grecia, Spagna e Inghilterra. Più del 60% – dice – fanno tra i due e i tre viaggi l’anno e più della metà quando viaggia cerca esperienze legate a sport e attività in cui possono essere protagonisti. Meno della metà viaggia in estate, il 60% durante il resto dell’anno, non solo per risparmiare, ma soprattutto perché fuori stagione possono fare esperienze senza la confusione che c’è solitamente in alta stagione».