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Appalti truccati al Comune di Ancona, in Aula Bonci e gli imprenditori. Il legale: «Patteggiamento e rito abbreviato»

Udienza questa mattina al Tribunale di Ancona nell'ambito dell'inchiesta “Ghost Job”. L'avvocato Leonardi, che difende il geometra, fa sapere che chiederà un rinvio

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Udienza questa mattina al Tribunale di Ancona, nell’ambito del processo  “Ghost Job” legata ad alcuni appalti pubblici del Comune di Ancona, finiti nel mirino degli inquirenti. In Aula il geometra Simone Bonci, arrestato il 7 novembre 2019 e i 5 imprenditori accusati di corruzione aggravata nei confronti del dipendente del Comune di Ancona in servizio negli uffici del settore lavori pubblici, al quale avevano elargito dei “doni” in cambio dell’assegnazione di lavori per la maggior parte dei quali eseguiti solo parzialmente.

L’avvocato Riccardo Leonardi, che assiste il geometra insieme alla collega Lorenza Marasca, fa sapere che chiederà il patteggiamento per Bonci, nei confronti del quale tre giorni fa è stata revocata la misura cautelare di obbligo di dimora nel Comune di Ancona dal gup Francesca De Palma con parere favorevole dei pm.

«Formalizzeremo la richiesta di patteggiamento e rito abbreviato» spiega il legale che chiederà anche un rinvio dell’udienza per perfezionare la richiesta, visto che i fatti alla base della richiesta di patteggiamento «sono molto recenti». «Bonci ha ammesso fin dal primo interrogatorio tutte le sue responsabilità – prosegue – ha compreso i suoi errori e non solo ha ammesso i fatti, ma li ha precisati, aggiungendone altri intercorsi con i corruttori e segnalatone altri con soggetti diversi».

Insomma il geometra ha scelto dall’inizio la linea della collaborazione con la Procura e questa, spiega il legale «è l’unica conclusione coerente con le scelte processuali» compiute dal dipendente pubblico. Al momento sembra che la gran parte degli altri imputati presenti all’udienza, ovvero i 5 imprenditori arrestati, non dovrebbero chiedere riti alternativi.

Bonci è accusato di corruzione e istigazione alla corruzione in alcuni appalti pubblici dell’ente, mentre i 5 imprenditori sono accusati di corruzione. Nel mirino della polizia anche i lavori dei laghetti del Passetto. Il geometra avrebbe pilotato alcuni appalti in modo da favorire un cartello di imprese “amiche” in cambio di regali dagli imprenditori finiti ai domiciliari ai quali avrebbe “pagato” lavori eseguiti solo parzialmente o addirittura mai completati.

Nell’inchiesta c’è anche un altro filone di indagine che vede altre 30 persone indagate per abuso d’ufficio, truffa e turbativa d’asta, per il quale è prossima la chiusura delle indagini. Tra gli indagati figurano 20 tra funzionari e tecnici del Comune di Ancona e 4 assessori comunali.