ANCONA – «In questo anno abbiamo conosciuto un dolore inedito, abbiamo perso decine di migliaia di persone, che le famiglie e i propri cari non hanno potuto salutare nel modo più dignitoso». Così il governatore Francesco Acquaroli nella prima Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia.
Una ricorrenza fissata dal Parlamento al 18 marzo di ogni anno, per non dimenticare chi non c’è più e per accendere un faro sulla sofferenza delle famiglie che hanno perso i propri cari, senza neanche poterli salutare a causa delle rigide norme imposte per limitare la pandemia. Palazzo Chigi ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionali ed europee in tutti gli edifici pubblici del Paese.
«Il nostro pensiero, oggi e ogni giorno, va a tutti loro – dichiara il presidente della Regione Marche – , alle persone che non ci sono più». Nelle Marche sono 2.464 le vittime della pandemia di covid-19 che in Italia ha fatto più di 103mila morti.
Una «ferita», come spiega Acquaroli, che «deve farci riflettere su quanto sia fondamentale oggi essere uniti nella lotta al Coronavirus, su quanto anche ciascuno dei nostri comportamenti sia importante per uscire il prima possibile da questa drammatica pandemia».
Alle 11 di oggi (18 marzo) in tutto tutto il Paese è stato osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime del virus, che tiene ancora in scacco il mondo e che vede l’Italia nel bel mezzo della terza ondata della pandemia. Nelle Marche la variante inglese spinge in alto i numeri del contagio e le strutture ospedaliere sono sotto pressione, con l’Anconetano che fa da traino alla pandemia.
LA COMMEMORAZIONE DEL COMUNE DI ANCONA
Tricolore a mezz’asta nelle facciate dei municipi marchigiani con i sindaci che hanno aderito all’iniziativa Anci, uscendo con la fascia tricolore per rendere omaggio alle vittime.
«Silenzio, ricordo, commozione e desiderio di futuro. I Comuni italiani oggi si uniscono in memoria delle vittime del coronavirus» scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Ancona e presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli che insieme al presidente del Consiglio Comunale Tommaso Sanna ha osservato un minuto di silenzio sul balcone della sala giunta che si affaccia su piazza XXIV Maggio.
Un gesto simbolico per riunire la comunità alle istituzioni, nel ricordo di chi ha perso la sua battaglia contro un virus impietoso, ma anche per sottolineare l’impegno e il senso di responsabilità che accomunano cittadini e istituzioni seppur con ruoli diversi.
«La fascia e la bandiera tricolore ci tengono insieme nel cordoglio, nella richiesta forte che rivolgiamo ancora una volta a tutti di rispettare le regole per fermare il contagio. Ci uniscono – conclude Valeria Mancinelli – anche nella richiesta di accelerare in ogni modo il piano vaccinazioni».