Attualità

Grano, stima produzione +40% nelle Marche. Guzzini di Coldiretti: «Buona qualità, ma quotazioni in flessione»

Mentre la trebbiatura sta volgendo alla fine il vice presidente di Coldiretti Macerata traccia un primo bilancio su una stagione positiva per produzione e qualità

ANCONA – Stagione positiva per il grano marchigiano sia sotto il profilo della produzione che della qualità. Meno bene invece il prezzo che segna una flessione, un trend che prosegue ormai già da un paio di anni. Ne parliamo con Francesco Guzzini, vicepresidente Coldiretti Macerata. La trebbiatura sta terminando in questi giorni sulla costa e la media collina, mentre è ancora in corso nelle aree interne. «Il raccolto è buono sia in termini di quantità che di qualità del grano – spiega Gozzini – ma dal punto di vista del prezzo le quotazioni sono basse».

In pratica i prezzi sono calati quasi del 40% rispetto a due anni fa. Guardando infatti le ultime quotazioni relative al listino settimanale di Bologna il prezzo del frumento duro si attesta «intorno ai 33,3 euro al quintale, per l’agricoltore 31 euro circa – spiega – l’anno scorso il prezzo del grano era più alto, circa 40 euro al quintale ricorda, mentre due anni fa addirittura 50 euro al quintale circa».

Secondo l’imprenditore agricolo ad influire sui prezzi è «la pressione delle importazioni dall’estero, specie del grano turco, forse per una triangolazione con il grano russo che da noi è vietato importare. Poi c’è il tema del grano americano che si raccoglierà solo a settembre e per il quale si prevedono già ottime prospettive».

Non solo la situazione congiunturale geopolitica, ma anche «le speculazioni al ribasso» condizionano i prezzi delle quotazioni. Il dato positivo riguarda la qualità del grano marchigiano che secondo Gozzini è il migliore in Italia, non solo per la vocazione dei terreni, ma anche per la professionalità degli agricoltori marchigiani. «Siamo tra le poche regioni italiane che si sono salvate dal maltempo quest’anno – dice – mentre sul fronte del prezzo le quotazioni sono basse per tutti».

Dal punto di vista della produzione e qualità la stima di incremento quest’anno è del 40% in più rispetto alla stagione 2023, in crescita anche la qualità. La speranza è che anche il prezzo possa crescere, grazie, dice, «alla grande attenzione dei consumatori alla pasta fatta con grano italiano».

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare