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Green pass piscine e palestre, controlli a tappeto nelle Marche, Afm: «Casi di anomalie con il Qr Code»

Il punto con il presidente regionale dell'Associazione Fitness Marche, Egidi sui controlli a tappeto che stanno interessando le palestre e le piscine delle Marche circa il controllo del Green pass

Palestra
Le palestre potrebbero iniziare a vedere la luce dal 6 marzo

ANCONA – «In questi giorni nelle palestre e piscine della regione sono in corso numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine per la verifica del possesso del Green pass da parte dell’utenza e alcune strutture sono state sanzionate perché trovate non in regola». A parlare è Gianluca Egidi, presidente Afm, l’Associazione Fitness Marche che raggruppa gran parte delle palestre e piscine presenti sul territorio regionale.

Nela giornata di ieri una palestra anconetana è stata chiusa per 5 giorni dalla Questura di Ancone perché l’addetto all’entrata non verificava il possesso del Green pass da parte degli utenti e non controllava la temperatura dei clienti al momento dell’ingresso all’interno della struttura. «Stanno facendo una strage – spiega Egidi – perché ci sono alcuni  colleghi che evidentemente non rispettano le regole. Anche noi abbiamo avuto un controllo proprio oggi e ci hanno trovato in regola».

Egidi evidenzia che sul territorio regionale si sono verificati «casi di persone che non sono riuscite a scaricare il Green pass nonostante si siano vaccinate da più di 15 giorni, oppure che anche se riescono a scaricarlo all’atto del controllo non risulta regolare. Si tratta di problematiche tecniche che però al momento del controllo possono costare una sanzione da 400 a 1.000 euro sia per il titolare della palestra che per il cliente non in regola».

Gianluca Egidi, presidente regionale associazione Afm

Per questo sottolinea che in caso di anomalie tecniche «ci vorrebbe buon senso da parte del controllore. Se un utente è in regola ma ha problemi tecnici per cui il QR Code del Green pass non funziona correttamente, non ritengo sia giusto sanzionare né lui né la struttura. Con tutti i danni che stiamo subendo, non ci possiamo permettere di far arrabbiare un utente che ha pagato un abbonamento, in regola con le vaccinazioni, ma che ha un problema tecnico che non dipende ne da lui, ne tanto meno da noi».

Cosa ne pensa dei controlli? «Ritengo che le misure di prevenzione adottate prima dell’introduzione del Green pass fossero già sufficienti a garantire la sicurezza degli utenti. L’introduzione del Green pass per ora ci ha fatto perdere una parte di fatturato, un 20-30% circa, che si somma a tutti i danni già subiti. Tuttavia, se c’è una legge, essa va rispettata. Non si possono creare situazioni in cui chi non rispetta la legge trae vantaggio rispetto a chi segue le regole. In questa ottica, ben vengano i controlli, a patto che servano a evitare future chiusure». Insomma, una ulteriore stretta sul fatturato “digerita” seppur a fatica, dalle strutture purché permetta di recuperare nel medio-lungo periodo, scongiurando ulteriori chiusure.

Le regole da rispettare

L’attività in piscina con un bambino (immagine di repertorio)

L’obbligo del Green pass per palestre, piscine, centri natatori, sport di squadra, al chiuso, è entrato in vigore a partire dal 6 agosto. Questo prevede che ogni persona sopra i 12 anni di età deve avere con sé e mostrare la certificazione verde per accedere alle palestre e alle piscine al chiuso.

Ma le regole da rispettare non finiscono qua. All’interno delle strutture infatti è fondamentale continuare a rispettare i protocolli già in vigore da mesi, come l’obbligo di mascherina al chiuso, eccetto che durante la doccia e l’allenamento, la misurazione della temperatura all’ingresso, il mantenimento della distanza di due metri dalle altre persone in palestra e 7 metri quadrati per ogni nuotatore in vasca.

L’obbligo di Green pass vale anche per le attività sportive che si svolgono in palestra o in corsia, come danza, arti marziali, ginnastica artistica, yoga, acquagym o spinning, dentro e fuori dall’acqua. Tutti i minori di 12 anni sono esenti dall’obbligo del pass: la certificazione verde però dovrà essere esibita solo dai loro accompagnatori (genitori, nonni, baby sitter) che li accompagnano negli spogliatoi o li vanno a riprendere entrando nella struttura.