Ancona-Osimo

Ancona, guardie mediche e fibromialgia: sanità al centro del Consiglio regionale

Nel corso della seduta sono state approvate tre mozioni per la continuità assistenziali con cui si chiedono di superare le criticità legate alle chiusure. La fibromialgia al centro di una interrogazione dem

Seduta aperta del Consiglio regionale

ANCONA – Via libera in Consiglio regionale a tre mozioni sul tema sanità, che affrontano la questione delle guardie mediche. Obiettivo garantire la continuità assistenziale nei comuni di Tolentino, Comunanza, Amandola e Montegranaro, avanzata dai consiglieri Dino Latini (Udc), Giacomo Rossi (Civici Marche), Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi (FI) e Lindita Elezi (Lega).

Un’altra mozione, a firma della consigliera della Lega Lindita Elezi e del consigliere Udc Dino Latini chiede di riorganizzare i presidi di continuità assistenziale, mentre un’ultima della capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri chiede un piano di ripristino del servizio di continuità assistenziale in tutto il territorio di competenza dell’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro-Urbino.

Durante il dibattito è emersa la necessità di risolvere la carenza legata alla chiusura di alcune guardie mediche, un servizio che permette di alleggerire la pressione sui servizi di emergenza-urgenza. Con le mozioni approvate si sollecita la giunta a risolvere le problematiche causate dalle chiusure e a proseguire nell’impegno sul fronte della programmazione.

Nel corso della seduta si è parlato anche di fibromialgia. Il tema è stato al centro di una interrogazione dei consiglieri del Pd Micaela Vitri, Manuela Bora, Antonio Mastrovincenzo, Romano Carancini, Fabrizio Cesetti e Anna Casini con l’obiettivo di sollecitare interventi a favore delle persone affette da questa patologia. In Aula alcune donne che hanno voluto sensibilizzare sulla malattia, attaccando un nastro e un fiocco viola (il colore simbolo della Giornata internazionale per la Fibromialgia) a bordo dell’aula consiliare.

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha assicurato l’impegno della Regione affinché la fibromialgia sia inserita nei Livelli essenziali di assistenza e «si apra un percorso anche dal punto di vista previdenziale con il ministero del Lavoro». Una malattia reumatica molto pericolosa e dalla diagnosi complessa, ha ricordato l’assessore, che colpisce sia uomini che donne, «con manifestazioni cliniche a carico di diversi apparati», per questo nelle Marche ha preso vita un comitato tecnico-scientifico che si occupa di stilare percorsi diagnostico terapeutici ad hoc, inoltre ha rimarcato la presenza presso il reparto di Reumatologia del Carlo Urbani di Jesi di un centro specifico per la malattia. Saltamartini ha inoltre assicurato che verrà posta la massima attenzione alla fibromialgia nel piano socio-sanitario di imminente approvazione.

L’auspicio della consigliera regionale del Pd Micaela Vitri è stato quello che le promesse diventino una realtà per garantire una risposta alle esigenze di salute delle 30mila persone che ne sono affette, inoltre ha chiesto alla Regione di concedere una indennità per sostenere economicamente nelle terapie «le persone affette», sulla scorta di quanto avviene in altre regioni italiane, come Emilia Romagna, Toscana e Sardegna.

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