ANCONA – Il colle Guasco è la parte fronte mare del centro storico di Ancona, le vie e i vicoli s’inerpicano dal porto e dallo scalo Vittorio Emanuele, da via della Loggia e dal lungomare Vanvitelli, e salgono fino al duomo di San Ciriaco. In questa zona ci sono alcuni dei monumenti e dei luoghi più rappresentativi della città, dal duomo a Palazzo degli Anziani, dalla Loggia dei Mercanti a diverse rovine romane, e poi museo archeologico, pinacoteca, biblioteca, Teatro delle Muse: quanto basta e avanza per raccontarne il valore storico e il potenziale di attrazione per tutti, non solo per turisti. Eppure le amministrazioni che finora si sono succedute al governo della città non sono riuscite a risolvere quelli che sembrano essere i problemi più gravi del quartiere, e cioè quelli legati alla viabilità e alla carenza di parcheggi, problemi aggravati dai cantieri presenti in zona come quello di piazza Dante del sacello medievale. Perché il primo problema del Guasco nasce proprio da via della Loggia, una strettoia densamente trafficata a cui non è stata ancora trovata una soluzione, nonostante i residenti invochino la Ztl.
Dai problemi di viabilità discendono quelli dei parcheggi, con auto lasciate in divieto di sosta ovunque, anche in mezzo ai vicoli, o fuori dagli stalli consentiti, per non parlare delle sere in cui c’è teatro, quando gran parte degli spettatori cerca di arrivare in piazza della Repubblica con il proprio mezzo, con inevitabili ingorghi e disagi per tutto il traffico cittadino. In piazza Stracca è lo stesso: auto parcheggiate un po’ ovunque, anche perché la stazione di monitoraggio della qualità dell’aria sottrae ben quattro stalli disponibili per la sosta.
I problemi del Guasco non sono solo questi: le rovine romane sono in sofferenza, basta dare un’occhiata alle condizioni del porto romano, in fondo a lungomare Vanvitelli, o alle terme sopra piazza Stracca, o ai resti del foro, davanti al museo archeologico, con un cartello talmente sbiadito da non mostrare proprio più nulla.









In compenso i lavori in cima allo scalone Nappi che porta sino al duomo sono quasi ultimati, anche se a fianco al cantiere tutta l’area dell’ex Bar del Duomo non solo versa in pessime condizioni, ma ricorda anche tristemente che lassù non esiste nulla che possa accogliere il malcapitato turista. Che, in compenso, ha a disposizione i bagni pubblici – puliti ma solo in parte utilizzabili, come mostrano le fotografie – in cima allo scalone Nappi. Più in basso, scendendo verso piazza del Plebiscito, la situazione non è certo migliore, tra scritte e sgorbi sui muri, palazzi in condizioni fatiscenti a pochi metri dalla pinacoteca, gioiello cittadino, o da vicolo Bonarelli, anch’esso deturpato da scritte di ogni tipo.
Piazza del Plebiscito continua a splendere, ma anche lì ci sono i lavori in corso per la biblioteca. Con tanto di betoniera in funzione a pochi metri da bar e ristoranti che potrebbero accogliere quei turisti che Ancona cerca, ma che sembra ancora impreparata a ospitare.