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Incendio Angelini: scongiurato il peggio, riprendono le attività

Le fiamme si erano sviluppate da un pannello fotovoltaico posto sul tetto dell'azienda. Era scattato subito il sistema d'allarme

La sede Angelini - Acraf ad Ancona

ANCONA – All’indomani dell’incendio divampato sul tetto delle industrie farmaceutiche Angelini di Ancona si tira un sospiro di sollievo. Le conseguenze potevano infatti essere ben peggiori.

Le fiamme erano divampate ieri (6 gennaio) intorno alle 12,30. Immediatamente era scattato il sistema di allarme e «questo ha permesso un intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco che in un paio d’ore sono riusciti a spegnere le fiamme evitando che potessero propagarsi ulteriormente» spiega Giovanni Gambitta, responsabile delle relazioni esterne di Angelini – Acraf.

Lo stabilimento farmaceutico in via Strada Vecchia del Pinocchio ad Ancona produce specialità medicinali esportate in 67 paesi nei vari continenti.

L’incendio si è sviluppato da un pannello fotovoltaico posto sul tetto, dove ha danneggiato una piccola porzione del soffitto del magazzino di circa 6 metri.

Fortunatamente le fiamme non si sono propagate all’interno della struttura dove è penetrato solo tanto fumo precisa Gambitta che «abbiamo eliminato aprendo le porte del magazzino e attraverso l’impiego di estrattori».

L’intervento dei Vigili del Fuoco sul tetto dello stabilimento

Questa mattina lo stabilimento ha ripreso regolarmente la sua attività tranne che nella parte del magazzino sottostante alla porzione di tetto nella quale si è sviluppato l’incendio: l’area è infatti transennata nell’attesa di nuovi sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco, dell’Arpam e dei periti dell’assicurazione.

I danni sono limitati anche se l’azienda non ha ancora quantificato. Nello stabilimento era la prima volta che si verificava un incendio.

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