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Inchiesta fondi regionali per Aerdorica, è polemica. Maggi: «Ripercussioni sulle elezioni». L’assessore Casini: «La notizia dalla stampa»

In vista dell'appuntamento elettorale di primavera la maxi inchiesta che vedrebbe coinvolta anche la giunta Ceriscioli ha scatenato numerose reazioni nel mondo politico. Ecco cosa si dice

ANCONA – La notizia della maxi inchiesta per peculato, partita dalla Guardia di Finanza di Ancona, sull’utilizzo dei fondi stanziati negli anni dalla Regione per Aerdorica che vedrebbe nel fascicolo del pm Paolo Gubinelli quattro giunte coinvolte fra le quali anche anche quella attuale guidata dal presidente Luca Ceriscioli sta suscitando una serie di reazioni politiche. Questo anche in vista dell’imminente appuntamento elettorale delle regionali che vede Ceriscioli candidato a governatore.

L’assessore regionale Anna Casini però spiega «a me non è arrivata nessuna comunicazione e ho appreso le poche notizie dalla stampa».  «Non ho ancora capito quale sia la motivazione dell’indagine – prosegue – anche perché vorrei sottolineare il fatto che sono l’assessore che insieme ad un gruppo di soggetti, non soltanto regionali, ha contribuito al salvataggio di Aerdorica. Quando mi sono insediata Aerdorica aveva tanti problemi sia economici sia di personale che di voli, quindi in effetti sono rimasta un pò perplessa sul fatto che tutta la Giunta sia inserita nelle indagini, poi vedremo perché in realtà non so nulla».

Duro il commento del capogruppo regionale della Lega Sandro Zaffiri: «Finalmente il lavoro della commissione d’inchiesta ha trovato giustizia e la La Lega aveva visto giusto».  «Non è possibile che oltre 100 milioni dei marchigiani sono stati buttati in fondo ad un pozzo e ancora oggi non siamo sicuri di riuscire a salvare l’aeroporto» spiega evidenziando che «non sono aumentati i voli».

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«Le indagini sono ancora in una fase iniziale e come sempre, Forza Italia resta garantista – spiega il commissario regionale di Forza Italia Francesco Battistoni – Spero, però, che si accertino quanto prima le responsabilità, per rispetto di tutte le parti coinvolte. I cittadini delle Marche meritano di sapere la verità e che gli eventuali colpevoli paghino per le loro colpe. Chi ha contribuito ad isolare questa regione, rendendo inefficiente un comparto così importante, come quello dei trasporti, deve renderne conto a tutti, quanto prima. Noi chiediamo le dimissioni di Ceriscoli, non per le indagini in corso, ma per la sua incapacità nell’amministrare la Regione, certificata, non da ultimo, dall’Europa, che ha declassato le Marche da regione “più sviluppata” a regione “in transizione”. È ora che le Marche tornino ad avere la posizione che meritano».

L’onorevole del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione ambiente della Camera, parla di «pagina nera della storia politica marchigiana». «Il caos Aerdorica – spiega – , al di là dei risvolti penali che la Magistratura eventualmente accerterà, rimarrà comunque come una pagina scandalosa della vita politica delle Marche degli ultimi 20 anni». «In questa dolorosa vicenda in cui stanno tuttora pagando cittadini e lavoratori, i vari governi regionali hanno come minimo fallito miseramente nell’assicurare controlli ed efficienza. Ora – conclude – arrivano anche le indagini ma è chiaro che servono risposte per dare un futuro allo scalo e che tutte le scelte future dovranno marcare una netta discontinuità con il passato».

Una notizia, quella dell’inchiesta, che secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianni Maggi avrà sicuramente ripercussioni politiche in vista delle elezioni regionali di primavera perché «lascia il segno nell’opinione pubblica». Sull’impatto che potrebbe avere a livello regionale l’avvicendamento nazionale fra Di Maio e Crimi, Maggi si augura che questo possa rimettere in discussione la decisione di far correre da solo il movimento nelle Marche aprendo alla possibilità di stringere un’alleanza con il Pd: «È giusto dare la possibilità di stringere alleanze con altre forze politiche che condividono un programma concordato».

«L’esplosione di questa vicenda, che è sia antica che recente, in campagna elettorale, lascerà il segno sia fra gli elettori che in Regione – commenta il responsabile regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli – . Le ripercussioni in vista delle regionali sono un fatto interno nell’ambito dei partiti di centrosinistra. A prescindere da come finirà dal punto di vista giudiziario, si evidenzia che la gestione dell’aeroporto di Ancona è sempre stata oggetto di manipolazioni politiche».

«Mi auguro che amministratori e funzionari coinvolti escano bene da questa storia – commenta Piergiorgio Carrescia di Italia Viva -. Anche se sono chiamati in causa protagonisti di questa fase politica ritengo che ciò non debba modificare valutazioni e giudizi su future coalizioni e candidature perché per tutti deve valere il principio della presunzione di innocenza. Mi auguro che nessuno speculi su fatti che sono tutti da accertare».