ANCONA – Cresce l’occupazione nelle terapie intensive delle Marche, mentre quella in area medica è in discesa. Rispetto a sette giorni fa, questa settimana il dato relativo ai letti occupati in terapia intensiva passa dal 9% all’10,8%.
In area medica invece l’occupazione è in discesa e passa dal 7% al 6%, come due settimane fa. In base ai nuovi parametri per la classificazione delle regioni nei livelli di rischio, le Marche anche questa settimana resteranno in zona bianca, nonostante lo sforamento del valore delle terapie intensive.
La soglia che fa scattare il passaggio in zona gialla infatti, vede un 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 15% in area medica, ma si tratta di sconfinamenti che devono avvenire in contemporanea in entrambe le aree (intensiva e medica). Nelle terapie intensive delle Marche sono 23 i pazienti ricoverati, 6 dei quali all’ospedale regionale di Torrette dove tre sono in Ecmo, ossigenazione extra corporea.
Tra i ricoverati nel reparto diretto dal professor Abele Donati, c’è anche una persona di oltre 60 anni vaccinata con il monodose Johnson & Johnson che tuttavia risulta affetta dal virus da un mese e che è stata ricoverata negli ultimi giorni a causa di un peggioramento delle condizioni di salute legato «non al Covid, ma ad altre patologie» come precisa il primario.
Gli altri 5 ricoverati sono tutti non vaccinati contro il Covid e fra loro figurano una persona di 38 anni, una di 45, una di 52 anni ed un over 70. «L’auspicio – spiega – è che sempre più persone si vaccinino, per poter tornare in questo modo ad una vita quasi normale». Il primario sulla riapertura delle scuole non si sbilancia e afferma «vediamo cosa succederà».
Il tasso cumulativo di incidenza dei nuovi casi positivi settimanali su 100 mila abitanti è in ulteriore discesa nelle Marche e rispetto a una settimana fa passa da 74.7 a 66. Un quadro della situazione che permetterà alla regione di restare saldamente in zona bianca almeno per tutto il mese di settembre.