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Inquinamento atmosferico, Passerini (UnivPm): «Lo smog della Pianura Padana arriva anche nelle Marche»

All'Ateneo dorico da tempo il team di Passerini studia i movimenti delle polveri sottili con la tecnica dell'aerosol optical depth, osservando il fenomeno da satellite

Riscaldamento domestico e trasporti, ma anche alcune tipologie di attività agricole ed allevamenti intensivi di bovini. Sono le attività maggiormente responsabili dei livelli di inquinamento dell’aria nelle nostre città. Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) l’inquinamento atmosferico sarebbe responsabile di almeno 80mila decessi prematuri l’anno e l‘Italia sarebbe il primo Paese in Europa per morti attribuibili proprio allo smog. Nelle Marche nonostante la situazione sia sicuramente migliore rispetto ad altre regioni del nord Italia, nei primi sei mesi del 2024 sono stati registrati numerosi superamenti dei valori soglia di PM10, il particolato responsabile dell’inquinamento da polveri sottili nocive per la salute.

Gli sforamenti sono stati rilevati dalle centraline della Rete Regionale della Qualità dell’Aria di Arpa Marche: le città che hanno registrato il maggior numero di superamenti sono soprattutto quelle del Nord delle Marche, ovvero Pesaro e Fano. Un fenomeno spiegabile con il movimento compiuto dalle polveri sottili in atmosfera che può essere studiato con la tecnica «aerosol optical depth» spiega il professor Giorgio Passerini, docente di Fisica Tecnica Ambientale dell’Università Politecnica delle Marche.

All’Ateneo dorico da tempo il team di Passerini studia i movimenti di questo aerosol osservando il fenomeno da satellite, un punto di osservazione privilegiato che ha permesso di accertare che «l’inquinamento atmosferico della Pianura Padana lambisce anche le Marche, arrivando soprattutto nella parte Nord della regione. Questo – prosegue – potrebbe spiegare parte dei superamenti registrati a Pesaro e Fano. La Pianura Padana è una delle zone più inquinate d’Europa insieme alla Polonia dalle polveri sottili, ma mentre in Polonia lo smog è legato soprattutto all’impiego del carbone per la produzione dell’energia, invece, in Pianura Padana il problema è connesso ai veicoli diesel, alle condizioni atmosferiche e all’orografia (una pianura stretta chiusa dalle montagne che la circondano) che fanno ristagnare gli inquinanti».

Se in Pianura Padana per abbattere i valori elevati dell’inquinamento atmosferico «servirebbero blocchi alla circolazione stradale, nelle Marche bisogna puntare sull’elettrificazione per migliorare il parco auto circolante: se avessimo investito le risorse utilizzate per il Superbonus 110% nell’incentivazione delle auto elettriche avremmo abbattuto i livelli di smog. I trasporti sono infatti il primo inquinante nella nostra regione». Tra le altre azioni da mettere in campo l’esperto cita anche l’efficientamento energetico delle abitazioni e l’abbandono del riscaldamento con camini e caldaie a biomassa.