ANCONA – «Fin da prima della campagna elettorale abbiamo testimoniato l’importanza di investire» nell’Inrca, un istituto, che «deve essere un orgoglio e non un peso per la sanità marchigiana». Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, entrando nel merito della scelta del nuovo dg Maria Capalbo che raccoglie il testimone da Gianni Genga.
«Era nel nostro programma ed è forte nei nostri intendimenti il rilancio di questa realtà – ha aggiunto il governatore -, che deve contribuire a portare la nostra regione all’avanguardia nazionale su questo ramo della sanità, tornando ai risultati di un tempo». Acquaroli rimarca che «nella nostra regione la storia dell’Inrca, l’Istituto Nazionale di Ricovero e Cura Anziani, evoca un grande passato foriero di risultati straordinari e un forte punto di riferimento utile ai nostri genitori e ai nostri nonni. Negli ultimi anni la situazione complessiva della sanità e le difficoltà contingenti hanno gradualmente ridotto le potenzialità e la centralità di questa importante realtà a livello nazionale».
Il governatore ricorda che Inrca fa parte degli IRCCS, «ospedali di eccellenza che perseguono finalità di ricerca nel campo biomedico e di erogazione di servizi sanitari, specializzandosi nel settore della geriatria. Da questo è chiara l’importanza nevralgica futura di Inrca, importanza da attribuire non solo a una rete ospedaliera che dalle sedi nelle Marche ha diramazioni fino in Lombardia e in Calabria, ma proprio in un settore importantissimo dato dalla natura della sua specializzazione, la cura degli anziani, che rappresenteranno sempre di più una fetta ampia della nostra popolazione».
La scelta della dottoressa Maria Capalbo, «persona di grande esperienza maturata alla guida di importanti aziende (Marche Nord, ndr), a direttore generale di Inrca è l’ennesima di una serie di scelte impegnative e strategiche. Vogliamo ricordare in tal senso l’impegno finanziario che stiamo mettendo per la realizzazione del nuovo ospedale Inrca (a Camerano, ndr), un’opera che arriverà a costare oltre 170 milioni, di cui circa 90 milioni sono stati destinati dalla nostra amministrazione. Queste scelte – ha concluso – testimoniano la volontà di rilanciare Inrca come asset strategico fondamentale della sanità regionale e non solo».