ANCONA – Numeri in crescita per i matrimoni. Nel 2022 ne sono stati celebrati 189.140 +4,8% rispetto al 2021 e addirittura un +2,7% rispetto al 2019, periodo pre-Covid. È la fotografia scattata dall’ultimo report dell’Istat nel quale si evidenzia una crescita marcata delle unioni civili, che registrano un +31% rispetto all’anno precedente. Le unioni tra partner dello stesso sesso (2.813 nel Paese) segnano un +31%. Si alza lievemente l’età media del primo matrimonio: 34,6 anni contro 33,9 del 2019.
I matrimoni religiosi restano pressoché stabili rispetto al 2021 (-0,5%), registrano invece un calo (-5,6%) rispetto al periodo pre-pandemico. Guardando però ai primi otto mesi del 2023 i dati provvisori indicano un inversione del trend con diminuzione dei matrimoni celebrati (-6,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Anche nelle Marche i matrimoni hanno registrato una crescita del 2022, passando dai 3.819 del 2021 ai 4.290 del 2022. Sempre nelle Marche aumentano i matrimoni in seconde nozze: nel 23,6% dei matrimoni celebrati, infatti, almeno uno sposo era al secondo matrimonio, nel 2021 il dato si fermava al 23,2%, a fronte di una media nazionale del 22,7%.
In lieve calo invece i matrimoni con almeno uno straniero, ma comunque il dato delle Marche è superiore a quello della media nazionale: nel 2022 sono stati il 16,4% i matrimoni con almeno uno straniero, nel 2021 erano il 16,7%, la media nazionale si ferma al 15,6%.
Per quanto riguarda i divorzi nelle Marche nel 2022 sono stati 1,3 per 1.000 abitanti, dato lievemente inferiore alla media nazionale (1,4 per 1.000 abitanti): 568 giudiziali presso i tribunali, 911 consensuali presso i Tribunali, 61 consensuali con negoziazioni eseguite dagli avvocati e 458 consensuali presso lo stato civile.
A confermare il buon andamento del settore è lo stilista Luca Paolorossi. «Il settore cerimonia traina l’economia della moda a Filottrano, legata al capospalla di eccellente manifattura – dice lo stilista -; se questo settore dovesse rallentare o fermarsi ci sarebbe un forte scossone». Oltre alla moda, la cerimonia, muove anche un indotto rappresentato dall’arredo, dagli accessori, dagli acconciatori, dal settore dell’estetica e della ristorazione, con importanti ricadute economiche. Spesso infatti gli sposi per il giorno del si non badano a spese.
«Oggi la giacca e l’abito elegante vengono acquistati soprattutto per prendere parte a una cerimonia, per fare da testimone a un matrimonio – spiega Paolorossi -. Nelle Marche sono aumentati di buon livello anche i matrimoni stranieri: il nostro territorio – aggiunge – sta diventando molto più attrattivo negli ultimi anni, specie rispetto a regioni ormai più inaccessibili dal punto di vista dei costi, come la Toscana e l’Umbria».
Si tratta, spiega lo stilista filottranese, soprattutto di sposi che vivono all’estero e decidono di sposarsi nelle Marche «perché hanno dei familiari qua o perché sono originari di queste zone, ma capita in molti casi che gli sposi siano originari di altre regioni e scelgano le Marche perché a metà strada tra le due regioni da cui provengono». Ad attrarre, sottolinea sono anche «le dimore storiche che abbiamo nelle Marche, un patrimonio che andrebbe valorizzato, magari creando un circuito per promuoverle, come ad esempio un sito Internet».