ANCONA – Arrivano da più parti gli appelli alla prudenza in vista della finale Euro 2020 che si giocherà domani sera – 11 luglio – tra Italia e Inghilterra. Nei giorni scorsi, dopo la semifinale in cui la Nazionale del Ct jesino Roberto Mancini era risultata vittoriosa sulla Spagna, tantissimi marchigiani si erano riversati nelle piazze delle loro città, formando pericolosi assembramenti che potrebbero agire da incubatori del contagio, visti anche i casi di variante Delta rilevati nella nostra regione.
Ad Ancona in tantissimi si erano ritrovati ai piedi del Monumento del Passetto per festeggiare. Ora i riflettori sono tutti sulla finalissima, un match attesissimo. Un appello al rispetto delle norme anti Covid 19 è arrivato dal prefetto di Ancona Darco Pellos che invita ad evitare ogni eccesso e accende i riflettori su assembramenti, distanziamento e uso delle mascherine.
Il prefetto ricorda che anche se all’aperto non vige più l’obbligo di indossare la protezione facciale, «le norme continuano ad imporre le mascherine in caso di assembramenti come quelli che potrebbero verificarsi nella specifica congiuntura».
Una raccomandazione che Pellos ha rivolto anche ai sindaci ai quali ha chiesto di tener conto nell’organizzazione degli eventi delle normative di prevenzione sanitaria anti Covid, «assicurando, ove necessario, un contingentamento delle presenze in relazione alla capienza degli spazi».
E un invito al rispetto delle misure anti contagio arriva anche da Nadia Storti, direttore Asur Marche: «Siamo tutti felici di questa finale del campionato europeo con i nostri azzurri e il Ct marchigiano. Ci stanno regalando emozioni e speranze, e allora noi dobbiamo responsabilmente comportarci di conseguenza. Non permettiamo che la festa possa trasformarsi in casi Covid tra i nostri ragazzi e cittadini. Tifiamo con il cuore ma comportiamoci con la testa. Distanziamento e mascherina la dov’è necessaria per assembramenti. Abbracciamoci con lo sguardo ed esultiamo in sicurezza. Non permettiamo al Covid di riprendersi la nostra estate e la nostra vita».
La sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, si appella ai cittadini del capoluogo: «Tifiamo, questa nazionale piace ed emoziona. Divertiamoci ma stiamoci con la testa. Facciamolo con responsabilità».
Ad Ascoli Piceno, dove oggi oltretutto si tiene la Quintana, la rievocazione storica del torneo cavalleresco che ogni anno attira moltissimi visitatori, il sindaco Marco Fioravanti invita alla prudenza, anche in vista della finale degli Europei di domani. «Mi sento di rivolgere un appello a tutta la cittadinanza ad evitare gli assembramenti. Tutti noi dobbiamo essere responsabili perché stiamo vivendo ancora una fase complessa, con nuovi contagi e con i casi di variante (Delta, ndr) individuati. Occorre la massima prudenza». Il Piceno è tra le province sorvegliate speciali in Italia per i cluster di variante Delta che si sono accesi dopo una festa in spiaggia a San Benedetto del Tronto.