ANCONA – Kairos Air, è questo il nome scelto per la compagnia aerea marchigiana che si è costituita ieri pomeriggio – 7 gennaio – nello studio del notaio anconetano Stefano Sabatini. A prendere parte alla firma dell’atto costitutivo, i 4 soci fondatori: Francesco e Paolo Merloni, le famiglie Guzzini e Ottaviani, e Luisa Davanzali, figlia di Aldo Davanzali, l’imprenditore di Sirolo proprietario di Itavia, la compagnia aerea fallita nel 1980 dopo la Strage di Ustica.
A lanciare l’iniziativa e guidare la cordata di imprenditori marchigiani è l’avvocato di Recanati Paolo Tanoni, membro del consiglio di amministrazione di Ariston Thermo. Presente alla firma dell’atto costitutivo nello studio del notaio c’era anche Carmine Bassetti, l’amministratore delegato di Aerdorica. Nel progetto anche la compagnia aerea spagnola Air Nostrum.
Un nome suggestivo Kairos, quello scelto per la compagnia aerea marchigiana: nella mitologia greca, Kairòs veniva raffigurato come un giovane con le ali sulla schiena e ai piedi, che regge una bilancia, a simboleggiare una opportunità da cogliere.
Azionista di minoranza anche il fondo legato alla proprietà dell’Aeroporto delle Marche, che partecipa con una piccola quota ai 5milioni di capitale sociale. Un progetto destinato a far uscire le Marche dall’isolamento infrastrutturale, rilanciando l’aeroporto e che sta riscuotendo «un grandissimo successo» spiega l’ad di Aerdorica Bassetti.
«È un progetto che porta sviluppo e accessibilità alle Marche e ci rimette quasi in pari con le altre regioni» spiega Bassetti, evidenziando che la posizione ad est degli Appennini in cui è collocata la regione, dove c’è un corridoio in cui non è presente l’alta velocità ha portato le Marche a perdere più punti di Pil rispetto alla media nazionale.
Una economia che soffre per la mancanza di quei collegamenti che il progetto della compagnia aerea intende colmare. «L’Aeroporto farà la sua parte» spiega Bassetti, annunciando incentivi alla Kairos Air.
Tra le prime rotte individuate e che potrebbero partire già da luglio, ci sono Roma, Milano e Napoli: «rotte molto appetibili» osserva Bassetti, spiegando che solo Roma vale più di 90mila passeggeri l’anno, Milano 86mila, mentre Napoli conta ogni anno su 166mila biglietti ferroviari e 73mila di FlixBus. A percorrere le rotte saranno gli Atr 72. Il progetto ha orizzonti ambiziosi e guarda anche alla Macro Regione Adriatica, intanto sono aperte le adesioni e ci sarebbero già 38 imprenditori che hanno manifestato interesse per il progetto.