ANCONA – Grande successo per il Lab Day, l’evento dedicato all’orientamento organizzato da Confindustria Ancona al quale hanno partecipato più di 500 ragazzi delle scuole superiori della provincia e molti studenti universitari. Nella sede degli industriali anconetani, i ragazzi hanno dialogato e si sono confrontati con 35 imprese del territorio, un’occasione preziosa per conoscere più da vicino il mondo del lavoro e capire quali sono i settori trainanti dal punto di vista occupazionale, nei quali investire per il proprio futuro.
Il format è stato ideato da Confindustria Ancona, sostenuto dalla Camera di Commercio delle Marche e condiviso con 7 agenzie per il lavoro del territorio. «Siamo schierati sull’orientamento da anni – ha detto Paolo Centofanti, direttore Confindustria Ancona – ci siamo impegnati in tante iniziative e abbiamo cercato da sempre di supportare le aziende e le scuole nell’incrociare i fabbisogni».
Con la digitalizzazione sempre più protagonista dei processi aziendali «abbiamo ritenuto di fare un salto di qualità» ha aggiunto Centofanti, e «organizzare un evento che si aggiunge a quelli che normalmente organizziamo, proprio per spingere» su questo tema, «su quanto la digitalizzazione sia diffusa nelle aziende e su quanto sia importante che i ragazzi siano pronti a utilizzaere questi strumenti».
Le scuole, secondo il direttore degli industriali anconetani, «con coraggio» devono «accompagnare i ragazzi verso il mondo della digitalizzazione». Nel corso dell’evento gli studenti hanno seguito dei seminari tematici utili a scoprire le proprie abilità e ad esercitare le loro competenze trasversali.
Una giornata «molto interessante e ben organizzata» per le studentesse e gli studenti come spiega Cristian Palella, al quarto anno di Ragioneria al Corridoni Campana di Osimo: «È un’attività diversa da quella che facciamo tutti i giorni a scuola ed è stato bello parlare con i rappresentanti delle aziende perché dà una idea di quello che si andrà a fare appena usciti dalla scuola. Ci sono stati dati consigli anche sui corsi post scolastici e di specializzazione, insomma, è stata una giornata utile».
I ragazzi e le ragazze si sono confrontati anche con Alfonso Fuggetta, docente di Informatica al Politecnico di Milano, dove guida il Cefriel, il centro di ricerca e innovazione digitale. Autore di libri, il più recente si intitola ‘Un bel lavoro. Ridare significato e valore a ciò che facciamo’ (Egea), il noto informatico ha sottolineato parlando con i ragazzi che «il vero problema che abbiamo oggi non è la mancanza di posti di lavoro, ma è la distanza tra i posti di lavoro che esistono, luoghi, specializzazione e formazione, e attese e aspettative del giovane».
«Le ultime statistiche ci dicono che non ci sono mai stati in Italia tanti occupati come in questo periodo» ha aggiunto, ma si registra «un mismatch, un disallinemaneto» tra le attese degli studenti e le richieste delle imprese. Fuggetta ha spiegato ai ragazzi «da un lato dovete seguire sicuramente le vostre attitudini, però dovete anche essere consapevoli» che in alcuni settori esistono forti carenze di professionisti, mentre in altri ce ne sono troppi.
Poi ha sottolineato l’importanza di una formazione costante per restare aggiornati, e del percorso universitario, di specializzazione e master, ma anche dei corsi Its che «vanno a ruba» perché «le aziende li vogliono assumere subito». Insomma, per il docente, informatico e scrittore, «serve studiare, sul breve e soprattutto sul medio e sul lungo periodo» sugli indirizzi ha chiarito che i bisogni delle aziende vanno in direzione della digitalizzazione. Ingegneria informatica e fisica, i due ambiti in cui i professionisti sono più richiesti a causa della carenza di laureati in queste discipline.