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Lanterna Azzurra, la requisitoria prosegue giovedì 21. Il pm ricorda l’esposto anonimo del 2015

Ieri in Tribunale ad Ancona è andata avanti per ore la requisitoria dei pm, che proseguirà anche giovedì mattina quando dovrebbe arrivare la richiesta di condanna per i 9 imputati

Tribunale Ancona
Tribunale di Ancona

ANCONA – Si chiuderà giovedì mattina la requisitoria dei pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai nell’ambito del processo sulla strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo. In Tribunale ad Ancona è alle battute finali il processo al centro del quale ci sono le autorizzazioni e la sicurezza del locale.

Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 morirono sotto la calca nel fuggi fuggi dal locale 5 adolescenti e una mamma 39enne dopo che all’interno della discoteca venne spruzzato spray al peperoncino: i membri della cosiddetta ‘Banda dello Spray’ sono stati condannati in via definitiva nel primo filone processuale.

Ieri in Aula i pm hanno effettuato una «ricostruzione» analitica sulle autorizzazioni «dagli anni ’60 ad oggi» ha affermato l’avvocato Irene Ciani che difende i familiari di Benedetta Vitali, una delle adolescenti vittime di quella notte. «È stato un ottimo lavoro – ha detto il legale – dal 12 (gennaio, ndr) avremo noi parola come legali delle parti civili, approfondiremo e faremo anche le nostre richieste, probabilmente associandoci alla procura».

Il pm Gubinelli ha fatto riferimento a un esposto anonimo risalente al 2015, su presunte irregolarità nel locale. «Una lettera di cui eravamo già a conoscenza perché era già venuta fuori sede processuale» ha detto Fazio Fabini, papà di Emma Fabini, un’altra adolescente vittima della strage di Corinaldo. Per Fabini si tratta di una missiva «molto circostanziata» nella quale sarebbero state fatte «denunce di vari aspetti che non andavano» alcuni anni prima della tragedia avvenuta nel 2018, un esposto che «fa crescere la nostra rabbia».

«Per noi i colpevoli sono chiari» ha concluso Fabini, facendo riferimento al «punto di vista morale», ma «dal punto di vista giuridico non spetta a noi fare i giudici». Giovedì mattina potrebbe arrivare la richiesta di condanna della procura per i 9 imputati.