ANCONA – Da gennaio gli ambulanti di corso Mazzini saranno dislocati in corso Garibaldi per permettere i lavori del mercato delle Erbe. Sarà un mese di sperimentazione, un test che mira a valutare la fattibilità di una soluzione provvisoria frutto della concertazione con le associazioni di categoria e con i rappresentanti del mercato ambulante. E’ stato con una comunicazione formale, assunta nei giorni scorsi dalla giunta comunale, che l’assessore alle attività economiche e mercati, Angelo Eliantonio, ha dato il via, a partire dal prossimo 8 gennaio 2024, allo spostamento di venticinque banchi del mercato ambulante che attualmente stazionano su corso Mazzini per consentire l’avvio della ristrutturazione del mercato delle Erbe. Alla sistemazione provvisoria si è arrivati dopo una serie di incontri durante i quali sono state valutate tutte le possibilità percorribili, compresa quella del posizionamento su corso Garibaldi che è stata individuata dagli stessi ambulanti come ottimale. I banchi saranno posti nel tratto compreso tra piazza Roma e via Marsala nel rispetto del commercio in sede fissa. La sperimentazione richiede l’osservanza del rispetto degli spazi ben specificata agli ambulanti di corso Mazzini, in caso contrario sarà pregiudicato il prosieguo della sperimentazione.
Nel mese di febbraio 2024 sarà dunque fatta una relazione delle eventuali criticità emerse e si aprirà una nuova fase di confronto, successivamente la giunta comunale si pronuncerà nuovamente sul prosieguo della soluzione provvisoria. Se le condizioni dovessero venire a mancare, l’esecutivo valuterà una alternativa tra quelle già poste all’attenzione degli ambulanti di corso Mazzini. «Come detto – afferma l’assessore Angelo Eliantonio – si tratta di una sperimentazione frutto della volontà di trovare un punto di incontro con gli ambulanti. Una soluzione di mediazione per evitare che in un difficile periodo economico possano sorgere ulteriori difficoltà. E’ altrettanto evidente che proprio perché si tratta di una sperimentazione, qualora dovessero subentrare problematiche non considerate o addirittura di difficile gestione, la decisione sarà ripresa in considerazione».