ANCONA – La legge regionale contro il gioco d’azzardo di nuovo al centro delle polemiche del Pd. La segretaria regionale dei dem Chantal Bomprezzi torna sulla questione, dopo la stilettata lanciata una settimana fa, quando aveva rimarcato che il provvedimento, approvato in Consiglio regionale a fine luglio, «amplia le ore di apertura dei locali e riduce le distanze tra apparecchi da gioco e luoghi sensibili».
Questa volta la dem commenta lo stanziamento da parte della giunta regionale di «4,7 milioni di euro per il triennio 2023-2025 sul contrasto al gioco d’azzardo. Fin qui pare tutto bene – dice -. Se non fosse che questi soldi sono solo briciole rispetto ai guadagni di decine, se non centinaia, di milioni in più di guadagni per i grandi gruppi del settore, che sono stati di fatto concessi da questa maggioranza che ha votato una legge che incentiva, e non combatte, il gioco d’azzardo».
L’accento della dem è sul contrasto alla ludopatia, ovvero contro la dipendenza dal gioco d’azzardo, un tema sul quale aveva preannunciato l’impegno del partito. Secondo la segretaria regionale del Partito Democratico è «una ipocrisia politica senza precedenti, fare finta di stare dalla parte dei più deboli con mancette da un lato, e far guadagnare molto di più il settore, dall’altro». La dem rimarca che l’atto «è stato approvato in aula più di un mese fa, ed è stato pubblicato solo oggi. Forse un modo raffazzonato per mascherare le vere priorità di questo governo?».