ANCONA – Lite in un condominio del Piano, arriva la polizia e scopre un arsenale (regolarmente detenuto). Armi ritirate per precauzione ad un 54enne che poco prima aveva avuto un acceso diverbio con una 52enne anconetana: l’uomo l’avrebbe minacciata e molestata bussandole insistentemente alla porta.
Sono 160, invece, le armi inviate al Cerimant dell’Esercito di Padova dalla Divisione di polizia amministrativa e di sicurezza della questura di Ancona. un bilancio certamente significativo che comprende pistole, fucili e anche armi bianche. Rottamate, in particolare, 52 pistole e 108 fucili, 7 armi bianche (sciabole e coltelli) ritirati o versati alla polizia. La Divisione amministrativa infatti continua ad effettuare i controlli sui detentori di armi comuni da sparo per verificare il rispetto delle norme previste in materia.
Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica, lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere o non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.
Inoltre, negli ultimi mesi la questura dorica ha ritirato cautelativamente armi da fuoco a soggetti segnalati nel corso dell’attività di polizia per liti in famiglia e maltrattamenti – il così detto Codice Rosso – A proposito di questo, recentissimo un episodio avvenuto sabato (9 novembre), al Piano.
Le Volanti sono intervenuta dopo una chiamata da parte di un’anconetana di 54 anni, per una lite condominiale. Una volta sul posto, hanno proceduto al ritiro cautelare di armi (una carabina, una pistola colt 45, una pistola Saab modello Kombat, un sovrapposto Franchi, una doppietta calibro 12, un fucile automatico Bernardelli, un fucile semiautomatico calibro 12 e 200 cartucce calibro 45).
A detenere (regolarmente) l’arsenale era un 52enne, che però pochi istanti prima dell’arrivo della polizia aveva bussato insistentemente alla porta della donna minacciandola più volte e molestandola. Sempre le Volanti hanno sequestrato un’arma bianca, un coltello, (oltre a sostanza stupefacente) nel corso di un controllo amministrativo di un locale – anche questo al Piano – il cui titolare si è visto sospesendere la licenza per dieci giorni.
In totale, negli ultimi due mesi, i servizi di controllo del territorio da parte dei vari uffici della questura hanno permesso di denunciare all’Autorità Giudiziaria otto soggetti resisi responsabili di porto ingiustificato di armi: si tratta soprattutto di armi bianche, perlopiù coltelli. Inviate per la rottamazione, negli ultimi tre anni, oltre 1500 armi, di cui 46 ritenute di interesse storico e per questo saranno inviate al Ministero dei beni culturali.
L’ufficio Armi ricorda che nel caso che un detentore non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà richiedere agli stessi uffici di Polizia (ufficio armi della questura di Ancona 0712288558) o ai carabinieri il ritiro per la successiva rottamazione.