ANCONA – Disdette nei ristoranti e negli hotel, spiagge da pulire e riallestire dopo le mareggiate. Sono anche questi i contraccolpi dell’ondata di maltempo sulla stagione turistica che per ora ha preso avvio solo sulla ‘carta’. Sulle spiagge marchigiane ruspe e uomini al lavoro per ripulire gli arenili, invasi da tronchi e detriti, mentre gli operatori balneari guardano al meteo per posizionare ombrelloni e sdraio.
Le associazioni di categoria lamentano l’effetto psicologico negativo sui turisti delle immagini del maltempo che si susseguono nei telegiornali e che riempiono le pagine di quotidiani e siti di informazione. Evidenziano il momento felice per le Marche sul fronte turismo, suffragato dall’incremento delle presenze nella passata stagione estiva e si attendono una stagione ancora più positiva, forti delle richieste e delle prenotazioni già arrivate, al netto di questa settimana iniziata con una allerta meteo arancione, proseguita per diversi giorni.
«Nessun allarmismo» invita alla cautela il direttore Confcommercio Marche Massimiliano Polacco: «Fortunatamente nelle Marche la situazione è diversa rispetto all’Emilia Romagna e i danni sono collegati soprattutto al ritardo dell’avvio della stagione turistica balneare. Le spiagge erano pronte, ma con la mole di detriti che si è depositata devono essere pulite e riallestite».
Il problema per le Marche secondo Polacco oltre alle mareggiate che hanno depositato sulle spiagge marchigiane tronchi, rami e rifiuti e anche legato «alla viabilità interrotta in Emilia Romagna che ha ripercussioni anche nella nostra regione. Circolazione ferroviaria e autostradale interrotte hanno bloccato gli arrivi e dal Nord Italia non arriva nessuno. I danni alla stagione turistica sono collegati a questo, spiagge da riallestire e collegamenti che non consentono gli arrivi dal Nord. Siamo tutti con il naso all’insù sperando che il tempo migliori».
Il maltempo, spiega Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona, «nel breve ha già prodotto un effetto dissuadente verso coloro che abitualmente si recano dalle nostre parti in primavera, in particolare i turisti del nord Europa. Tuttavia, pescando nella memoria dello scorso evento alluvionale senigalliese del 15 settembre, che non ha inciso nelle prenotazioni estive e considerando che la cassa di risonanza mediatica dei recenti disastri ambientali è particolarmente estesa e pesante in Emilia Romagna, riteniamo di poter considerare gli effetti nefasti in termine di immagine per la stagione turistica presumibilmente contenibile nel breve periodo. Inoltre, la flessione di interesse da parte dei visitatori in questa fase dell’anno – prosegue è ovviamente in parte da attribuire alle pessime condizioni meteorologiche, che ci auguriamo lascino il passo al meritato sole stagionale».
Santini osserva però che «in generale gli eventi alluvionali si innestano in una fase turistica positiva per il nostro territorio, grazie ad una serie di interventi di promozione integrati e di sviluppo infrastrutturali che stanno già producendo effetti positivi per le tante mete turistiche che offre il nostro territorio. Generalmente ci si sposta anche in funzione delle condizioni meteo, oltre che per l’offerta turistica, crediamo – conclude – che nel giro di un paio di settimane si riallineerà il tutto».
A rilevare gli effetti negativi del battage mediatico è anche Marco Pierpaoli, segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino: «Ovviamente la situazione climatica e la calamità che ha colpito il nostro territorio, sta avendo conseguenze sulle prenotazioni – dice – . Siamo costantemente in contatto con l’amministrazione comunale e i mezzi sono già al lavoro per ripulire le spiagge e consentire agli operatori balneari di accogliere i turisti non appena il meteo lo consentirà. Come prevedibile questa situazione non sta favorendo il turismo di chi sarebbe dovuto arrivare dal Nord Italia e che a causa delle condizioni meteo avverse hanno deciso di non venire più».
Pierpaoli evidenzia che la popolazione marchigiana sta vivendo la situazione maltempo «con apprensione, specie nelle aree già colpite da eventi emergenziali come il senigalliese colpito sull’alluvione il 15 settembre scorso e le aree terremotate nel 2016. Le persone vivono sempre più con ansia, comprensibilmente, queste situazioni. Rimaniamo ottimisti che la stagione turistica possa partire quanto prima, i nostri imprenditori lavoreranno per migliorare il più possibile l’accoglienza».
«Modeste le prenotazioni a Portonovo – dice Simone Baleani consigliere nazionale della Federazione Italiana Cuochi e chef del ristorante Il Molo a Portonovo – dove le mareggiate, andate avanti per due giorni, fortunatamente non hanno causato danni alle strutture.
Ma «c’è poco movimento – prosegue – speriamo che la situazione meteo migliori. I colleghi tra Pesaro e Riccione che lavorano nei ristoranti degli hotel ci dicono che alcune strutture rimanderanno l’apertura».
Cuochi e titolari sperano «che il maltempo conceda una tregua» e che la stagione turistica prenda finalmente il via.