ANCONA – Una maratona nel nome di Lorenzo Farinelli. Il medico e attore anconetano scomparso nel 2019, all’età di soli 34 anni, a causa di un linfoma, correrà la maratona di New York. Per lui, anzi insieme a lui, lo farà l’amico Francesco Stefanelli, classe ’84.
L’appuntamento è per domenica 3 novembre. A dare l’annuncio, è stata proprio la Fondazione nata in memoria di Lollo, per le cui cure si mobilitarono tanti vip, da Elisa Di Francisca a Christian De Sica. «Grazie a Errea, fornitore dell’abbigliamento tecnico tramite l’Errea Point Onorati Sport di Jesi (Onorati Sport e Work) , il logo della Fondazione Lorenzo Farinelli attraverserà tutti i quartieri della ˊGrande Melaˊ fino al traguardo di Manhattan».
Stefanelli è un ex compagno di liceo di Lollo: «Vivo e lavoro a New York da quasi quattro anni – evidenzia – Lavoro in ambito M&A per un grande gruppo internazionale, la Deloitte». Laureato in ingegneria industriale all’Università di Bologna, ma originario di Ancona (quartiere Brecce Bianche), è rimasto in città fino al liceo.
Poi, ha iniziato a girare il mondo per lavoro, come racconta lui stesso. «Lollo era mio compagno di liceo, ma ci conoscevamo già da prima. Ci siamo trovati in classe al Savoia, ma frequentavamo giri diversi. Non ci siamo visti tanto. Paradossalmente – riflette – abbiamo legato di più dopo, ci sentivamo per messaggio, ci raccontavamo le nostre vite, molto diverse, ma avevamo interesse a sapere, a capire i mondi differenti in cui eravamo».
«La maratona di New York è standard, sono 42 chilometri – dice – Il percorso è sempre quello: si attraversano tutti i cinque quartieri. Partiremo da Staten Island, poi Brooklyn, quindi Queens, fino ad arrivare a Manhattan. Passaggio dal Bronx e ritorno a Manhattan, per finire a Central Park».
«Sarà durissima e il vero risultato sportivo sarà arrivare al traguardo – scherza – Dall’altro lato, però, aiutare a raccogliere i fondi e dare una mano alla Fondazione Farinelli sarà emozionante. È questo ciò a cui penserò durante tutti quei chilometri».
E ancora: «Quanto successo a Lollo è stato terribile e mi ha dato da pensare parecchio negli ultimi anni. Assieme a mio fratello e ad altri amici, avevamo provato a fare la raccolta fondi, ma non abbiamo fatto in tempo. Con la Onlus, mi ero promesso che, nel mio piccolo, avrei fatto qualcosa in tal senso e lo scorso anno avevo raccolto qualche soldo su Facebook tramite le campagne che si mettono nel profilo per il compleanno».
«L’idea della maratona la avevo in testa da tanto. Quest’anno, ho voluto farla cogliendo l’occasione per raccogliere più soldi, da devolvere ovviamente al 100% alla Fondazione. Non devono più succedere disgrazie del genere, e quindi, nel nostro piccolo, se tutto facciamo un pezzettino, magari riusciamo a vincerla, questa battaglia».