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Le Marche tornano in Europa. Fratelli d’Italia primo partito, il Pd rimonta, exploit di Alleanza Verdi e Sinistra. Le reazioni dei partiti

Dopo più di 20 anni le Marche tornano ad essere rappresentate in Europa con Carlo Ciccioli (FdI) e Matteo Ricci (Pd)

ANCONA – Le Marche tornano in Europa con Carlo Ciccioli (FdI) e Matteo Ricci (Pd) i due marchigiani che hanno fatto incetta di voti nelle elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno. Dopo più di 20 anni le Marche tornano ad avere un rappresentante in Europa, questa volta sono addirittura due, ma forse anche tre perché in ballo c’è anche la dem Alessia Morani che potrebbe accaparrarsi uno scranno.

Mancano ancora i risultati di 141 seggi in Lazio, ma intanto Carlo Ciccioli, già capogruppo di Fratelli d’Italia ed ex deputato, ha raccolto 47.597 preferenze nella circoscrizione Italia Centrale di cui fanno parte le Marche, insieme a Lazio, Toscana e Umbria, un risultato brillante che lo attesta al quarto posto tra gli eletti del partito, nella lista guidata dalla premier Giorgia Meloni.

Matteo Ricci fa incetta di voti nel Partito Democratico, raccogliendo 84.893 preferenze e risultando il terzo eletto nel partito guidato da Elly Schlein. La ‘collega’ Alessia Morani incassa 31.980 consensi e potrebbe rientrare per il rotto della cuffia in parlamento. Il dem Ricci in un video diffuso sulla sua pagina Facebook parla di «un risultato straordinario».

Un «risultato storico, impensabile: sono stati mesi difficilissimi, davvero abbiamo scalato l’Everest» prosegue Ricci, «adesso parte la riscossa in Europa, dove passano gran parte dei nostri destini, parte la riscossa per le Marche, perché 52mila preferenze un risultato impensabile e parte anche la riscossa dei democratici in Italia e in Europa, perché da queste elezioni esce un risultato incoraggiante».

Nelle Marche Fratelli d’Italia si attesta prima forza politica arrivando quasi al 33% (32,90%), il Pd che risale la china è il secondo partito con il 25,50% di consensi. La terza forza politica è il Movimento 5 Stelle che incassa il 9,68%, seguono Lega con l’8,19% e Forza Italia – Noi Moderati – PPE con il 7,01%. Alleanza Verdi e Sinistra tocca il 5,72%, tutti gli altri sono sotto la quota del 5%: Azione si ferma al 3,31% mentre Stati Uniti d’Europa è più in basso e si ferma al 2,84%.

Le prime reazioni dei partiti

Esultano Fratelli d’Italia e Pd, ma anche Alleanza Verdi e Sinistra per un risultato che forse è stato superiore alle più rosee aspettative. La senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale di FdI parla di «un risultato eccezionale» nelle Marche, dove il partito guidato dalla Meloni è il primo nella regione con oltre il 30% dei voti. «Il nostro partito – osserva – ha conquistato il 32,9% dei voti, ben al di sopra dalla media nazionale certificando come la nostra continui a essere una regione trainante. Molto positivo anche il dato riguardante la corsa dei singoli candidati alle elezioni europee: Carlo Ciccioli ha superato quota 25mila, risultando secondo solo a Giorgia Meloni nelle Marche, mentre la candidata del movimento giovanile Anita Privitera si è fermata poco sotto le 4mila preferenze. A poche sezioni dal termine Carlo Ciccioli si attesta nei primi cinque posti della Circoscrizione Centro, aumentando significativamente le probabilità che Fratelli d’Italia esprima un marchigiano al parlamento europeo».

Risultati, che secondo Leonardi dimostrano «ancora una volta quanto sia apprezzato l’operato del Centrodestra, di Giorgia Meloni e di Francesco Acquaroli a livello regionale, con quel buongoverno che presto porteremo anche in Europa».

«Con quasi il 26% dei consensi il Pd delle Marche si conferma forza di opposizione in crescita, sopra il dato nazionale» commentano i dem marchigiani: «L’elezione sorprendente di Matteo Ricci, a cui vanno le più vive congratulazioni, e l’attesa per gli ultimi dati dalle circoscrizioni laziali sull’assegnazione dell’ultimo seggio con in ballo Alessia Morani – si legge nella nota -, sono due risultati straordinari ed inattesi. Bella anche l’affermazione del terzo marchigiano Michele Franchi». Per il Pd «le Marche non sono più una colonia di Meloni e da ora lavoreremo con più forza per una alternativa al governo Acquaroli. Attendiamo ora con trepidazione gli ultimi dati sapendo che finalmente il Pd delle Marche avrà un suo rappresentante al Parlamento europeo e magari anche un secondo».

La coordinatrice regionale della Lega Giorgia Latini evidenzia che il Carroccio è il secondo partito della coalizione di centrodestra nelle Marche con l’8,2% dei voti. «La Lega cresce dello 0,3% rispetto alle ultime Politiche» osserva, rimarcando le circ 15mila preferenze incassate da Mirco Carloni e il risultato della consigliera regionale Anna Menghi. «Un risultato concreto frutto del lavoro capillare sul territorio organizzato dai direttivi regionale e provinciali, sostenuto dal Gruppo consiliare in Regione coordinato da Renzo Marinelli e dalla dedizione dei tanti militanti e sostenitori. Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra» si legge nella nota.

«Abbiamo messo in campo due candidati di grande spessore – prosegue Latini – Competenza ed esperienza sono i fattori che hanno contribuito a dare valore aggiunto al programma complessivo della Lega. Basti guardare le città e le province di provenienza dei candidati. Nella Fano di Carloni, terza città delle Marche per abitanti, – osserva – Lega al 17% con alcuni seggi della provincia al 30%. Nel capoluogo di Macerata, dove Anna Menghi è stata Sindaco e resta punto di riferimento politico e sociale, la Lega supera la media regionale e nazionale con il 9,21%. Ancora una volta con il nostro segretario Matteo Salvini – conclude – abbiamo dimostrato di saper anticipare i tempi che vedono il centrodestra assestare all’Europa dei burocrati e dei divieti il più grande e necessario scossone dal dopoguerra. Ora avanti tutti insieme con il lavoro sul territorio forti di ulteriori certezze».

Alleanza Verdi e Sinistra rimarca il «risultato straordinario» alle europee e la Santarelli vicina alle 6mila preferenze. «Alleanza Verdi Sinistra – si legge nella nota – supera abbondantemente lo sbarramento del 4% e dà rappresentanza italiana al Parlamento Europeo nei gruppi della Sinistra Europea e dei Verdi. Oltre ad altre donne e altri uomini con biografie e attivismo politico rappresentativi e di qualità, eleggiamo con estremo orgoglio Ilaria Salis, liberandola dalla condizione disumana in cui la trattiene da più di un anno il governo ungherese di Orban. Nelle Marche, si conferma la tendenza nazionale, con il 5,72% dei voti per Avs e con un ottimo 5.896 di preferenze per Agnese Santarelli. Con una lista di sinistra e ambientalista che si attesta attorno al 6% non solo tornano ad avere rappresentanza politica e parlamentare rilevante le battaglie per la giustizia sociale, la giustizia ambientale e i diritti di tutte e tutti, ma si ridefiniscono gli equilibri del campo progressista, che si profila come l’unica possibilità per arginare le destre».

Per AVS «non può essere ignorata l’avanzata della destra estrema, in Europa, e la conferma di consensi per quella al governo, in Italia, ma le urne di ieri ci consegnano un’opportunità concreta, credibile e praticabile di alternativa. Sinistra Italiana, insieme a Europa Verde, nelle Marche come nel Paese, è in campo e a disposizione nella costruzione di questa alternativa, di cui diventiamo un elemento sempre più forte e politicamente qualificante. Ringraziamo le elettrici e gli elettori che tornano a darci fiducia e che non deluderemo – prosegue la nota -. Ringraziamo i militanti e le militanti, dentro e fuori, in particolare delle Marche, che in tutti i territori e in tutte le città si sono messi a disposizione di una campagna elettorale intensa ed entusiasmante, portata avanti spesso con risorse materiali limitate, ma ampiamente compensate da passione e impegno. Sinistra Italiana Marche è una comunità radicale e necessaria che dimostra di saper lavorare, crescere e aggregare energie anche fuori da sé. Ringraziamo, infine, Agnese Santarelli, per la generosità di una candidatura tutta politica, che ha raccolto consensi girando il territorio, parlando con le persone, mobilitando compagne e compagni. L’importante risultato personale di Agnese – conclude – è un risultato politico per lei e per tutte e tutti noi, che abbiamo da subito creduto nella rappresentatività di un profilo radicato nel territorio e nelle battaglie politiche che da sempre ci caratterizzano. Oggi festeggiamo. Da domani saremo di nuovo a lavoro nell’instancabile costruzione di un futuro rosso-verde per le Marche, per l’Italia, per l’Europa, che ora è un po’ più a portata di mano».