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Marche in zona arancione dal 24 o al più tardi dal 31 gennaio, Acquaroli: «Margine molto ristretto»

Il governatore si è espresso sul passaggio delle Marche dalla zona gialla all'arancione, ma anche sui parametri che fanno scattare a livello nazionale le restrizioni

Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche

ANCONA – Le Marche in zona arancione dal 24 gennaio o al più tardi dal 31 gennaio. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, parlando con i giornalisti a margine della seduta odierna del Consiglio regionale.

«Ormai il margine è molto ristretto – spiega – se non avremo i numeri per la zona arancione questa settimana (lunedì 24 gennaio, ndr), molto probabilmente, quasi certamente, li avremo la settimana prossima (lunedì 31 gennaio, ndr)».

Il governatore ha spiegato che eccetto nel caso in cui si verifichi «una improvvisa e straordinaria inversione di tendenza o nelle positività o nelle ospedalizzazioni, però il trend è ormai questo da qualche settimana, da qualche mese» è  «difficile che si venga a verificare una inversione di tendenza così netta, in così poco tempo, e il margine è molto ristretto».

Insomma il passaggio nella fascia di rischio successiva, dalla zona gialla in cui le Marche sono attualmente collocate, all’arancione, avverrà al più tardi il 31 gennaio.

Sul pressing delle Regioni per rivedere i parametri del sistema a colori che fanno scattare restrizioni e limitazioni per i non vaccinati (e anche per i  vaccinati in zona rossa) oltre che per le attività, sulla base della classificazione in fasce di rischio per gravità del quadro pandemico, Acquaroli ha affermato «credo che il parametro dei ricoveri nelle strutture ospedaliere sia quello più giusto».

Con l’occasione il governatore ha rimarcato la sua contrarietà, già espressa più volte, sullo strumento del Super Green pass, ovvero la certificazione verde rilasciata solo ai vaccinati contro il Covid e hai guariti dall’infezione: «Ritenevo che il Super Green pass non avrebbe prodotto un effetto calmierante rispetto all’andamento della curva epidemiologica e che si sarebbe arrivati comunque a delle restrizioni di questo genere (zona arancione, ndr). Comunque speriamo e confidiamo sul fatto che sia l’ultimo passaggio che ci apprestiamo a fare e che non ce ne siano altri (zona rossa, ndr)».